Petizione skatepark

Il quattordicenne Filippo lancia la petizione per uno skatepark a Monza, già centinaia di firme

Gli skater di Monza desiderano uno skatepark dopo la chiusura di quello in Viale Elvezia. Dal 2020 lo skate è una disciplina olimpionica.

petizione Filippo skatepark monza - mb

Dalle Olimpiadi di Tokyo del 2020 lo skateboard viene considerata una disciplina olimpionica, mentre a Monza nello stesso anno viene chiuso l'unico skatepark della città in via Elvezia. Agli appassionati rimangono così poche alternative. O andare ad allenarsi nei comuni vicini, oppure frequentare lo "skate spot" di Piazza Trento e Trieste a Monza.

"Una delle criticità dello skatepark di Viale Elvezia era la vicinanza ai condomini. - spiega l'assessore allo sport Viviana Guidetti - Stiamo comunque interloquendo con delle figure di riferimento del gruppo degli skater di Monza e ci stiamo interfacciando con loro per capire quali possono essere le soluzioni migliori."

Skateboard free web

Difficile accontentare tutti: per gli skater sarebbe scomodo andare fuori città, mentre i monzesi non vogliono rumore in piazza o vicino casa. Intanto però il quattordicenne Filippo ha lanciato la sua petizione "Costruiamo uno Skatepark nel Centro di Monza" e i risultati non si sono fatti attendere.

In solo una settimana Filippo ha raccolto 271 firme sul sito change.org, altre 200 durante l'intervallo a scuola e il consigliere Paolo Piffer in consiglio comunale ha richiesto una commissione consiliare ad hoc sul tema dello skatepark.

 

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Riprende così vita il tema che già aveva fatto parlare di sé durante l'amministrazione Allevi, ma che col trascorrere del tempo è passato in secondo piano. A Filippo però il supporto non manca grazie ai genitori, all'Istituto Leone Dehon, al Centro Studi Modus e alla Lista Civicamente.

"La difficoltà è trovare un'area che non sia vicina alle zone abitate. - spiega l'assessore Viviana Guidetti - Sia io che Marco Lamperti [assessore ai Lavori pubblici n.d.r.] abbiamo accolto una delegazione di skater e avevamo individuato con loro tre possibili aree: inizialmente si pensava vicino all'attuale sede CAI, ma è già stato concesso un permesso di costruzione e quindi è stata esclusa; si ipotizzava anche la Boscherona, ma è già occupato da campi da basket e calcio. Una possibile soluzione, di cui dovremo parlare con la delegazione, sarebbe via Rosmini prima del parcheggio della bocciofila, considerando anche che lì ci sarebbe un potenziamento dell'area sportiva, e molto probabilmente dei trasporti, con un investimento da 2 milioni e 800 mila euro come da PNRR".

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Come ti è venuta l'idea e la voglia di aprire questa petizione?

"L'idea è venuta per la passione che ho sviluppato per lo skateboard e perché non avevo un posto sicuro e accessibile in cui andare. Avevo proprio il desiderio di praticare questo sport di cui mi sono sempre più innamorato in questo ultimo anno".

La tua petizione è stata lanciata una settimana fa e ha avuto grande clamore: ti aspettavi questa risonanza?

"Non me l'aspettavo, è stato davvero sorprendente. Non è però tutto merito mio, mi ha aiutato molto la lista civica Civicamente e la mia scuola Istituto Leone Dehon grazie alla dirigente scolastica Sara De Santis che mi ha permesso di parlare all'interfono per promuovere la mia petizione. Sono rimasto molto stupito da questa disponibilità anche perché non era una mia idea, ma della prof di latino Lara Galimberti. Nonostante l'ansia e la tensione prima di parlare, sono molto contento di averlo fatto perché ha avuto successo".

Come è andata la raccolta firme a scuola? Come la pensano i tuoi compagni e professori?

"E' andata sorprendentemente bene quando invece credevo che mi avrebbero preso in giro. La gente invece è arrivata in gran numero ancora prima che suonasse la campanella e soprattutto era molto entusiasta. Sono molto grato sia ai miei compagni di classe che ai miei professori che si sono dimostrati molto coinvolti".

A chi dice "potete andare a Lissone o Seregno" come rispondi?

"Capisco che si possa pensare che sia semplice, ma in realtà è molto più complicato. Non solo il viaggio richiederebbe molto tempo, ma è anche dispendioso economicamente. In più penso che sia importante poter praticare lo sport che amo a Monza: la mia città di cui voglio far parte e mi sento parte.

Hai già un'idea su dove ti piacerebbe che fosse questo skatepark?

"Servirebbe una zona centrale non isolata in modo tale che non venga trascurato. Inoltre se fosse in un bel posto potrebbe attirare turisti e diventare un centro di aggregazione positivo non solo per gli skater. Un primo esempio potrebbe essere il parcheggio di Piazza Cambiaghi, di sicuro molto meglio che farlo alla Boscherona. Lì infatti non sarebbe raggiungibile e diventerebbe presto un luogo malfamato. Una cosa molto bella sarebbe farlo in uno 'skate spot' come Piazza Trento e Trieste, ma i monzesi hanno già rifiutato l'idea: un po' per il rumore e un po' perché si crede che chi va in skate sia un delinquente".

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