Non c’è più tempo per programmi e tabelle. L’immaginazione sta per lasciare il posto alla realtà. Si può ancora sognare, certo, ma ormai bisognerà farlo direttamente in pista ai Mondiali di atletica leggera di Budapest. Dal 19 al 27 agosto a lottare per un obiettivo, che va dal miglioramento personale fino al sogno di una medaglia al collo, ci sarà anche la Brianza di Filippo Tortu e Mario Lambrughi.
Il primo, fresco Campione italiano nei 200 metri con un promettente 20”14, sarà impegnato sul mezzo giro di pista e nella staffetta 4×100 metri, che gli ha regalato l’oro olimpico a Tokyo nel 2021. Lambrughi, invece, cercherà gloria nei suoi 400 ostacoli dove vanta il tempo di 48.99, realizzato però nel lontano 2018.
IL CALENDARIO
Ai Mondiali di Budapest, che avranno un’ampia copertura televisiva con Rai, Sky ed Eurosport schierate in prima fila, il 25enne Filippo Tortu, cresciuto a Costa Lambro, una frazione di Carate Brianza, affronterà le batterie dei 200 metri mercoledì 23 agosto alle ore 12.50. Con lui anche un altro azzurro, Fausto Desalu, compagno della staffetta nella vittoriosa spedizione in Giappone.
Se, come dovrebbe essere, lo sprinter brianzolo, tesserato per le Fiamme Gialle ed ex studente del Collegio Villoresi San Giuseppe di Monza, supererà il turno, giovedì 24 agosto alle ore 20.20 sarà chiamato alle semifinali. Proprio lo scoglio su cui Tortu è andato a sbattere ai Mondiali di Eugene del 2022, quando per soli 3 millesimi non si qualificò per la finale.
Raggiungere l’atto conclusivo della gara iridata dei 200 metri è il vero obiettivo di Filippo Tortu. Che, se tutto andrà nel migliore dei modi, correrà sul mezzo giro di pista venerdì 25 agosto alle ore 21.50. Difficile, per non dire impossibile, conquistare una medaglia. Ma migliorare il suo personale di 20”10 fino a scendere sotto i 20”, non è un miraggio.
LA STAFFETTA
Sempre il 25 agosto, meno di due ore prima dell’auspicata finale dei 200 metri, per l’esattezza alle ore 20, Tortu sulla carta dovrebbe essere anche uno dei quattro staffettisti della 4×100 azzurra impegnata nelle batterie. Ovviamente se lo sprinter brianzolo, che ha trascorso queste ultime settimane prima dei Mondiali tra Olbia e il raduno della Nazionale all’Acqua Acetosa a Roma, arriverà a correre per le medaglie sul mezzo giro di pista, sarà dispensato dal primo turno della staffetta.
A quel punto il tecnico Filippo Di Mulo, responsabile del settore velocità dell’atletica leggera italiana, si affiderà, quasi sicuramente non in questo ordine di frazione, a Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, che correrà a Budapest dopo una lunga serie di stop, Samuele Ceccarelli ed uno tra Roberto Rigali, Marco Ricci e Fausto Desalu.
Tortu, che nel suo palmares vanta anche un bronzo nei 200 ai Campionati europei di Monaco di Baviera, tornerebbe, poi, a disposizione per l’eventuale finale della staffetta 4×100 metri in programma il 26 agosto alle ore 21.40. Gli azzurri, da campioni olimpici in carica con uno straordinario 37”50, faranno di tutto per far dimenticare le prestazioni piuttosto deludenti degli ultimi due anni.
GLI OSTACOLI
Ai Mondiali di Budapest, che inaugureranno diverse novità regolamentari tra cui il rimpiazzare le corsie vuote nelle semifinali e in finale in caso di ritiro di un qualificato, scenderà in pista anche Mario Lambrughi. Il monzese, tesserato fino al 2016 con l’Atletica Vedano ed ora con la maglia dell’Atletica Riccardi, sarà impegnato domenica 20 agosto alle ore 11. 25 nelle batterie dei 400 ostacoli.
L’anno scorso ai Mondiali di Eugene, Lambrughi, che quest’anno ha corso in 49”54 conquistando il titolo di Campione italiano a Molfetta, fu il primo degli eliminati per l’accesso alle semifinali per soli 9 centesimi. In Ungheria, se supererà il primo turno, correrà di nuovo il 21 agosto alle ore 19.35. La finale dei 400 ostacoli, quasi un sogno ad occhi aperti per l’atleta monzese, sarebbe poi il 23 agosto alle ore 21.50.
A Budapest avrebbe dovuto esserci anche Vladimir Aceti a tenere alto il nome della Brianza. Il ragazzo di origine russa, tesserato per le Fiamme Gialle, che vive e si allena a Giussano, invece, all’ultimo momento ha dovuto rinunciare alla convocazione per la staffetta 4×400. Colpa di una microfrattura vertebrale che lo costringerà a guardare da casa i compagni azzurri con cui ha conquistato il settimo posto alle Olimpiadi di Tokyo.
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