Atletica

Mondiali: ad Eugene Filippo Tortu si migliora, ma fallisce la finale nei 200 metri

Lo sprinter brianzolo chiude la sua gara in 20.10, ma per soli tre millesimi di secondo è il primo degli eliminati. Ora per lui la staffetta per 4x100. Semifinale nei 400 ostacoli per Linda Olivieri dell'Atletica Monza.

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Filippo Tortu

Tre millesimi di secondo sono un impercettibile soffio di alito, una frazione di tempo che difficilmente può avere effetti concreti nella vita quotidiana. Ma provate a dirlo a Filippo Tortu, che nella semifinale dei 200 metri ai Mondiali di atletica leggera di Eugene, negli Stati Uniti d’America, è stato eliminato appunto per soli tre millesimi.

Il 24 enne velocista brianzolo di origine sarda, infatti, al termine di una gara ben condotta e con un buon allungo sul rettilineo finale, ha chiuso con lo stesso tempo, 20.10, del canadese Aaron Brown. Che, però, al fotofinish ha avuto la meglio sullo sprinter cresciuto a Costa Lambro, una frazione di Carate Brianza e formatosi sulle piste di Besana Brianza e Giussano. E si è aggiudicato quel secondo posto che serviva per accedere alla finale mondiale.

Il tempo, insomma, questa volta ha giocato a sfavore di Tortu. Tre anni fa ai Mondiali di Doha, invece, sempre i millesimi di secondo gli avevano permesso nei 100 metri, la distanza fino ad ora prediletta, di riportare l’Italia in una finale iridata 32 anni dopo Pierfrancesco Pavoni ai Mondiali di Roma nel 1987.

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LA GARA

Il rammarico per Tortu, che aveva brillantemente vinto la propria batteria di qualificazione con un buon 20.18, è compensato dalle buone sensazioni provate fino ad ora ai Mondiali di Eugene, da uno stato di forma crescente e, soprattutto, dall’aver migliorato il proprio personale sui 200 metri.

Fino a questa esperienza negli Usa, infatti, il miglior crono di Filippo, tesserato per le Fiamme Gialle ed ex studente del Collegio Villoresi San Giuseppe di Monza, sul mezzo giro di pista era quel 20.11 fatto segnare lo scorso settembre a Nairobi. Poi il 3 luglio al meeting di La Chaux-de-Fonds, in Svizzera, era arrivato anche un buon 20.15.

“Di più non potevo fare, la finale era alla mia portata, cosa impensabile fino a qualche tempo fa – ha affermato il velocista brianzolo a Sky Sport nel post gara – quando si fa il personale bisogna essere soddisfatti ed orgogliosi per tutto il lavoro fatto per arrivare sino a qua”.

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Marcell Jacobs e Filippo Tortu

“Ovviamente brucia parecchio – continua – quest’anno non avevo ancora fatto due gare ravvicinate sui 200 metri, è stata quindi un’ottima prova e ho visto come posso reagire ai turni. Tutto questo per gli Europei mi dà una certa sicurezza”.

UNO SGUARDO AVANTI

Proprio in vista della prossima rassegna continentale, che si terrà a Monaco di Baviera dal 15 al 21 agosto 2022, le speranze di Tortu di vincere una medaglia d’oro nel mezzo giro di pista sono concrete.

Ai Mondiali di Eugene, infatti, Filippo, che ora sarà impegnato anche nella staffetta 4×100 metri, priva dell’infortunato Marcell Jacobs e difficilmente in grado di difendere il titolo olimpico conquistato l’anno scorso a Tokyo, è stato nettamente il primo degli atleti europei nelle semifinali. Ben lontano dal suo 20.10, infatti, sono arrivati i britannici Nethaneel Mitchell-Blake (20.30) e Joe Ferguson (20.52).

Insomma, se gli americani hanno dimostrato di essere di un altro pianeta sui 200 metri, Noah Lyles su tutti, capace di correre in 19.62 nelle semifinali mondiali, nel Vecchio Continente Tortu è in grado di dire la sua ai massimi livelli.

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Da sinistra Linda Olivieri, Giorgio Ripamonti e Rebecca Sartori

GLI OSTACOLI

La notte tra il 19 e il 20 luglio non ha visto la Brianza protagonista solo con il velocista di Carate Brianza. Nei 400 ostacoli Linda Olivieri, argento ai Campionati europei Under 23 nel 2019 a Gavle, in Svezia, ha conquistato la semifinale. L’atleta piemontese, 24 anni compiuti da pochi giorni, tesserata per l’Atletica Monza e per le Fiamme Oro e allenata dal coach monzese Giorgio Ripamonti, ha ottenuto un buon 56.09.

Il sesto posto nella sua batteria è valso il penultimo tempo tra quelli ripescati. Ora la Olivieri, che ha un personale di 55.54, ma quest’anno ha avuto una fastidiosa infiammazione al tendine dopo un ottimo inizio di stagione, gareggerà nella notte tra il 20 e il 21 luglio nella seconda semifinale.

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Nella prima, invece, ci sarà Rebecca Sartori, atleta vicentina allenata sempre da Giorgio Ripamonti, che quest’anno è scesa fino a 55.40 sui 400 ostacoli, ma ai Mondiali di Eugene ha superato le batterie con il tempo di 55.72.

“Linda ha fatto una gran gara perché dopo una stagione segnata da questo fastidio al tendine, che l’ha limitata negli allenamenti e la costringe ancora a delle infiltrazioni di antidolorofici prima di ogni gara, conquistare per la prima volta una semifinale mondiale è un ottimo risultato – afferma il coach Ripamonti – Rebecca, dal canto suo, ha fatto il salto di qualità quest’anno, ha vinto i Giochi del Mediterraneo e ha confermato anche qui ai Mondiali i suoi tempi”.

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