Atletica

Campionati europei di Monaco di Baviera, Filippo Tortu vola in finale nei 200 metri

Lo sprinter brianzolo vince la sua semifinale e domani, 19 agosto, si giocherà le sua carte per vincere una medaglia sul mezzo giro di pista. Torna a casa Lambrughi, eliminato nei 400 ostacoli.

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L'arrivo di Filippo Tortu nella semifinale di Monaco di Baviera

Tra meno di 24 ore sapremo. Sarà riuscito Filippo Tortu a regalare una medaglia all’Italia ai Campionati europei di atletica leggera in corso a Monaco di Baviera? Oppure dovremo aspettare ancora per poter festeggiare la prima medaglia individuale in una rassegna internazionale del 24enne velocista brianzolo, che in questa stagione si è dedicato ai 200 metri dopo aver corso per anni quasi soltanto nei 100?

Nell’attesa di avere una risposta, Tortu ha conquistato questa sera, 18 agosto, la finale europea nel mezzo giro di pista in programma domani, 19 agosto, alle 21.20. E ha lasciato buone impressioni. Anche perché lo sprinter, cresciuto a Costa Lambro, una frazione di Carate Brianza, capace l’anno scorso alle Olimpiadi di Tokyo di vincere un incredibile oro con la staffetta 4×100 metri, ha chiuso al primo posto la sua semifinale.

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LA QUALIFICAZIONE

Ai Campionati europei di Monaco di Baviera Tortu ha gareggiato nell’ultimo dei tre round per accedere all’atto finale dei 200 metri. Grazie al 20.10 corso nella semifinale ai recenti Campionati mondiali di Eugene, che gli ha garantito un posto tra i primi 12 tempi continentali di questa stagione, Filippo aveva saltato il turno di batteria.

In Germania, su una pista bagnata da una pioggia battente, lo scatto dalla quinta corsia dell’ex studente del Collegio Villoresi San Giuseppe di Monza, tesserato per le Fiamme Gialle, non è stato dei migliori. L’ultimo tempo di reazione dai blocchi, infatti, ha costretto Tortu a inseguire sul rettilineo conclusivo il suo avversario più temibile, il britannico Nethaneel Mitchell-Blake, che deve ancora “vendicarsi” di essere stato battuto per un solo centesimo, proprio dal velocista brianzolo, sul traguardo della staffetta 4×100 metri alle Olimpiadi di Tokyo.

Filippo, però, sul lanciato ha pochi rivali a livello europeo. Così progressivamente recupera terreno a tutti gli altri concorrenti. Alla fine termina primo la sua gara, 20.29 il suo crono, proprio davanti a Mitchell-Blake (20.34) e allo spagnolo Pol Retamal (20.38). Il tempo del velocista brianzolo è il terzo delle semifinali. Meglio di lui altri due britannici, Zharnel Hughes (20.19), a Monaco di Baviera già secondo dietro Marcell Jacobs sui 100 metri, e Charles Dobson (20.21).

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UN 200 DA MEDAGLIA?

Domani, 19 agosto, Filippo, tra gli avversari più temibili per la finale, avrà anche il turco Ramil Guliyev, campione europeo in carica sui 200 metri, distanza su cui è stato anche campione mondiale nel 2017, ma soprattutto l’israeliano Blessing Akwasi Afrifah, capace quest’anno di un 19.96 ai Mondiali under 20 in Colombia.

“Ho sbagliato qualcosa, sono partito troppo piano – afferma nel post gara Filippo Tortu al microfono della Rai – ho finito comunque in controllo questa mia semifinale e in finale venderò cara la pelle”. “Io sono tranquillo, so di poter fare meglio stasera – continua – per me domani sarà una giornata ricca di emozioni e la finale dei Campionati europei sarà la giornata più importante dell’anno”.

Nell’atto finale dei 200 metri insieme allo sprinter brianzolo non ci saranno altri italiani. Non si sono qualificati, infatti, né Fausto Desalu, che ha chiuso quarto nella sua semifinale (20.48), né Diego Aldo Pettorossi (20.75), già contento di aver superato il primo turno.

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Mario Lambrughi

LAMBRUGHI ELIMINATO

Torna a casa con qualche rimpianto un altro atleta brianzolo, Mario Lambrughi. Il 30enne nativo di Monza, che a Monaco di Baviera aveva vinto la sua batteria dei 400 ostacoli in 50.27, non è riuscito a farsi valere in tutto il suo potenziale nella semifinale.

Lambrughi, tesserato fino al 2016 con l’Atletica Vedano ed ora con la maglia dell’Atletica Riccardi, infatti, ha avuto un ottimo tempo di reazione dai blocchi della quinta corsia nella seconda delle tre semifinali in programma. Poi però ha toccato l’ottavo ostacolo con la gamba di ritorno e questo gli ha fatto perdere la sua dinamica di corsa ottimale.

Sul rettilineo finale, quindi, Mario, che ha un personale di 48.99, ha provato a recuperare lo svantaggio. Ci è riuscito solo in parte perché il suo sesto posto non è stato sufficiente. E 49.50, proprio lo stesso crono dell’altro italiano in gara sui 400 ostacoli, Josè Bencosme, è solo l’undicesimo tempo totale di qualificazione.

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Non è andata meglio nella stessa specialità a Rebecca Sartori. L’atleta vicentina, allenata dal coach monzese Giorgio Ripamonti, dopo aver superato a fatica il primo turno, ha chiuso al sesto posto la sua semifinale con un deludente 57.29, molto lontano dal 55.40 che è il suo personale ottenuto quest’anno.

La stagione molto lunga si è fatta evidentemente sentire. E già Linda Olivieri, 24enne atleta piemontese, tesserata per l’Atletica Monza e per le Fiamme Oro, ne aveva pagato le conseguenze venendo subito eliminata, sempre nei 400 ostacoli, ai Campionati europei di Monaco di Baviera.

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