Minacce di morte, il sindaco svolgerà lavori socialmente utili in Comune. Le dichiarazioni esclusive di Siccardi

Ornago. Daniel Siccardi, svolta nel procedimento a carico del Sindaco. Accolta la richiesta dei lavori socialmente utili: li svolgerà nel suo stesso Comune. Siccardi, al centro di un’indagine per minacce di morte recapitate al suo domicilio e al suo indirizzo di posta elettronica, era stato accusato di aver simulato tutto. Si era così trovato al centro di una bufera politica e mediatica che, lo scorso gennaio, lo aveva portato a quella che lui stesso definì come una “soffertissima decisione”.

“Dopo due anni terribili per me e per la mia famiglia. Questa vicenda, che per me rimane assurda, ha assorbito energie fisiche, economiche ed emotive tali che non posso più sostenere. Non posso più sottoporre la mia famiglia a continui attacchi e offese per una vicenda in cui io sono vittima” il primo cittadino brianzolo sindaco si era espresso per la prima volta, attraverso una nota del gruppo Siamo Ornago.

Siccardi aveva così avanzato la richiesta della sospensione del processo con messa alla prova. Richiesta accordata tanto che ora dovrà lavorare gratuitamente alla digitalizzazione di pratiche comunali.

“Ribadisco che quella accettata dal Tribunale non è la conclusione che avrei voluto in questa storia. Ho già spiegato le ragioni che mi hanno indotto a prendere tale decisione e non posso certo dirmi soddisfatto. – spiega alla redazione di MBNews il sindaco Siccardi – Detto ciò svolgerò le mansioni che mi verranno affidate con lo spirito di servizio con cui ho sempre approcciato il Comune. La nota positiva, volendola cercare, è proprio che potrò prestare servizio all’Ente a cui mi dedico quotidianamente e a cui sento fortemente legato. Presto si concluderà anche dal punto di vista giudiziario questa vicenda che è già stata strumentalizzata soprattutto politicamente da alcuni soggetti. Voglio sopra ogni cosa che la mia famiglia e i miei cari ritrovino la serenità che per anni è stata turbata. Colgo l’occasione per ringraziare tutte le persone che mi hanno supportato: la mia famiglia, i miei amici, ma soprattutto il gruppo Siamo Ornago, che mi ha sempre sostenuto in tutte le sedi come Uomo e come Sindaco”.

LE INDAGINI

“Simulazione di reato”: così le indagini si erano concluse nel maggio 2022. Per l’accusa le mail sarebbero partite dalla sua abitazione. Secondo gli uomini dell’Arma, che hanno tracciato gli indirizzi IP del mittente, i messaggi di posta elettronica sarebbero stati inviati dal suo domicilio e dal suo cellulare. Siccardi si è sempre difeso affermando: “Qualcuno si è intrufolato nei miei account informatici”.

IL CASO

Il sindaco di Ornago aveva presentato nel 2021 una serie di denunce ai Carabinieri di Vimercate dichiarando di aver ricevuto delle e-mail inquietanti da un certo “Fred”, che lo ritraevano con il volto sfregiato. In tanti gli avevano mostrato solidarietà: post su Facebook, fiaccolate: tutti vicini al giovane borgomastro del comune del vimercatese. Il giovane aveva dichiarato di temere per sé ma soprattutto per la sua famiglia.

Nei suoi confronti la Prefettura aveva attivato anche la procedura di “vigilanza generica radiocollegata”. Il sindaco, che ha sempre negato di aver commesso quanto gli veniva contestato, è difeso dall’avvocato Francesco Montesano, che ha prodotto una perizia tecnica di parte per difendersi dalle pesanti accuse.

Oggi poi la clamorosa svolta con l’accoglimento della richiesta dei lavori socialmente utili nel suo stesso comune.