Ornago, caso Daniel Siccardi: ha simulato le minacce? La Lega ne chiede le dimissioni

Il caso del sindaco Daniel Siccardi torna alla ribalta della cronaca nazionale. In base a quanto riportato dalle colonne del Corriere della Sera di oggi 25 gennaio 2022 è stato raggiunto da un avviso di garanzia. Il quotidiano riporta: “secondo gli inquirenti, avrebbe finto di essere stato minacciato da una tale Freddy, con messaggi minatori e sue foto insanguinate“.

Secondo quanto scritto dal giornalista Federico Berni, “il primo cittadino sarebbe stato raggiunto da un avviso di garanzia con l’invito a comparire davanti al procuratore aggiunto”. Se i sospetti della procura fossero confermati il fatto avrebbe dell’incredibile, ma non solo: si profilerebbe per lui l’accusa di simulazione di reato.

Sulla questione è intervenuto con una nota stampa ufficiale il senatore leghista Emanuele Pellegrini: “Se confermato, Siccardi si dimetta. Abbiamo appreso dagli organi di stampa che il sindaco di Ornago Daniel Siccardi è stato raggiunto da un avviso di garanzia per aver simulato false minacce nei suoi confronti. Tutte le istituzioni del territorio si erano mobilitate e avevano espresso piena solidarietà. Abbiamo tutti grande fiducia nell’operato della procura. Se confermate, queste accuse verso Siccardi sarebbero incompatibili con il ruolo che ricopre: il sindaco di Ornago chiarisca o si dimetta subito“.

Contattato dalla nostra redazione il sindaco non ha risposto al telefono. Restiamo a completa disposizione per una sua eventuale replica.

LA STORIA 

Due mesi di messaggi e immagini inquietanti, recapitati a mezzo e-mail, nella cassetta delle lettere e persino in municipio. Il sindaco di Ornago Daniel Siccardi, temendo soprattutto per la sua famiglia e per i suoi figli, aveva deciso di non sottovalutare quella che inizialmente poteva sembrare solo una bravata, ed era andato l’anno scorso a sporgere regolare denuncia contro ignoti.

“Ho provveduto ad effettuare una denuncia nei confronti di ignoti a seguito di minacce scritte che alludono ad una fine tragica, e molte fotografie che mi ritraggono in uno stato “sanguinoso”, che non solo mi sono arrivate sulla e-mail istituzionale, ma persino nella mia cassetta delle lettere e sulla soglia del comune. Questa situazione si sta protraendo da quasi due mesi e quindi ho deciso di dire stop e denunciare. Spero che questi episodi vadano a sparire, e sinceramente lo dico, non tanto nei miei confronti, ma per preservare e proteggere le persone a me care, ma soprattutto la mia famiglia” – aveva dichiarato ad aprile il sindaco brianzolo.

Tutto è iniziato quando il giovane primo cittadino, 34 anni, il 10 febbraio del 2021 aveva aperto la sua casella di posta elettronica leggendo un messaggio sospetto. Dopo quella missiva, però, ne erano arrivate molte altre e sempre più cruenti: diverse le foto ritoccate che lo ritraevano con il volto coperto di sangue e la testa spaccata da un’ascia.

Chi potesse provare tanto astio nei suoi confronti, Siccardi proprio non se lo spiegava. In politica qualche scambio di idee e pensieri divergenti sono all’ordine del giorno, ma nulla che potesse essere ricondotto a un gesto così grave. “I miei diverbi sono stati  tutti molto civili, ma da qui a pensare una cose del genere ce ne passa. Non ho proprio la minima idea di chi possa aver compiuto un simile gesto”- aveva aggiunto.

Oggi il colpo di scena che apre scenari che fino a ieri non si potevano immaginare.