Arcore – Bernate – Laghettino. Si sono presentati con motoseghe, falcetti e tutto l’occorrente per ripulire l’area intorno al laghetto nei boschi di Bernate. Un bel gesto. Circa una decina di attivisti, ecologisti infilati i guanti da giardinieri hanno sistemato e potato uno degli angoli più belli dell’area verde arcorese.
I soci del circolo Gaia Legambiente e dell’Associazione colli Briantei che si occupa dell’omonimo parco, che si trova tra Arcore e Casatenovo, passando da Camparada, in vista dell’estate hanno deciso di fare una regalo ai bambini, alle famiglie che spesso si recano al laghettino per ammirare l’ecosistema dello stagno. A volte sono proprio le maestre delle scuole vicine che portano gli alunni a vedere la vita brulicante che c’è nel canneto.
La pulizia è durata tutta la mattina, dalle ore 9:00 fino alle 13. Non solo, sono stati tagliati arbusti infestanti, ma i volontari, tra i quali c’era Luca Monguzzi, ex candidato sindaco, Marco Monguzzi, dell’associazione Colli Briantei, hanno raccolto la spazzatura che era stata abbandonata. A dir il vero neppure molta, a riprova del fatto che chi frequenta quel luogo magico, lo apprezza e lo rispetta.
“Conservare le aree umide è importante così come preservare la biodiversità in particolare qui in Brianza dove ormai di verde ne è rimasto ben poco – spiega Filippo Sala del Circolo Legambiente, che aggiunge – Come ormai tutti sanno l’arrivo dell’autostrada Pedemontana distruggerà questi preziosi angoli di verde per far posta a una colata di cemento che in molti non vogliono, ma la Regione Lombardia non vuole sentire ragioni e tira dritto.” Insomma, quasi un gesto apotropaico il loro, visto che il laghettino ha i giorni contati.
L’avvio dei lavori per la nuova autostrada è previsto per il 2023, anche se un ricorso al Tar della cordata seconda arrivata e l’opposizione fatta dagli espropriati potrebbero far slittare ulteriormente la realizzazione che attende il completamento da anni. Questa volta sembra arrivata la volta buona, avendo la società Apl ottenuto i finanziamenti per 1,7 miliardi di euro, tra i quali 550 milioni dalla Bei, la banca di investimenti europei. Una concessione di denaro di fatto subordinata a un progetto “green”, come avrebbe dovuto essere sulla carta. “Non si farà più ciclopedonale che avrebbe dovuto accompagnare questa strada” – è stato detto durante l’assemblea dei sindaci di venerdì scorso. E poi, la tutela della biodiversità è un tema entrato a pieno diritto nella costituzione italiana, chissà se la provocazione del Senatore Roberto Rampi che ha affermato alla luce di questa novità che Pedemontana è incostituzionale, avrà una qualche ripercussione, almeno sulle decisioni della Bei?
Al momento però la pulizia dell’area del laghetto sembra la vestizione elegante di un morto prima del funerale. Chissà, magari, il laghetto si salverà, anche se il tracciato però passa metro più, metro meno proprio da lì…
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