Politica

Clamoroso: Pedemontana sta arrivando, ma i sindaci non conoscono il progetto definitivo

Sarà il presidente della Provincia a chiedere a Regione le tavole del progetto che ad oggi non sono state trasmesse ai Comuni.

Assemblea dei sindaci su Pedemontana 18 febbraio 2022

Che Pedemontana si faccia pare ormai essere una certezza, non solo la tratta B2 e la C, ma anche la D “breve”. Dove passerà quest’ultimo tratto non è noto neppure ai sindaci della zona del vimercatese interessati. Ma non solo: la notizia clamorosa emersa dall’assemblea dei sindaci, che si è svolta oggi 18 febbraio, è che il progetto definitivo dell’opera non è noto ai primi cittadini.

Un evento che non accade spesso, l’assemblea dei sindaci, l’ultima il 28 ottobre 2021. Un confronto richiesto a gran voce dai primi cittadini di Monza e Brianza, dopo un rimpallo tra chi la dovesse convocare tra Regione e Provincia si è arrivati alla data di oggi per parlare di Pedemontana.

La riunione si è aperta con la relazione dello stato dell’arte da parte dell’Architetto Infosini della Provincia MB e la novità più grossa è stata che per quanto riguarda la realizzazione della tratta D “breve”: non c’è ancora un progetto definitivo, ma tre ipotesi al vaglio. La certezza è che l’autostrada non arriverà a Bergamo direttamente, ma si dovrà collegare con la A4 attraverso il territorio del vimercatese.

I Sindaci MB, 40 presenti e collegati da remoto, hanno dato mandato a Luca Santambrogio, Presidente della Provincia MB, di portare sui tavoli Regionali le richieste e le preoccupazioni del territorio. Non poche quest’ultime, a dir il vero.

“Accolgo con grande senso di responsabilità l’impegno che i Sindaci mi hanno attribuito cercando di fare sintesi tra le diverse posizioni per il bene del territorio. Partiamo da una presa d’atto: Pedemontana sarà realizzata. Dobbiamo riuscire a capire quali sono i nostri reali e concreti spazi di intervento affinchè l’opera venga realizzata ascoltando il territorio.  Con il mandato che l’Assemblea mi ha riconosciuto oggi mi farò portavoce nelle sedi di competenza per chiedere di consegnare in tempi brevi le tavole del progetto che ad oggi non sono state trasmesse ai Comuni per i tratti di competenza; chiedere chiarimenti sul significato della parola “ottimizzazioni” per capire cosa possiamo fare. Infine chiederò di capire gli sviluppi della tratta D che non rientra nella progettazione. Il mio impegno sarà quello di trasmettere l’esigenza fondamentale di completare la tratta parallelamente alla realizzazione delle altre due per non creare ulteriori carichi di traffico all’area est già particolarmente congestionata”.

IL DIBATTITO E GLI INTERVENTI

“Sono favorevole all’opera, ma trovo scandaloso che solo in Italia si facciano due autostrade parallele a distanza di pochi chilometri l’una dell’altra devastando un territorio già troppo urbanizzato. Pedemontana si dovrebbe innestare sulla A51 (la fine della Tangeziale est), magari allargando quest’ultima, se necessario. – ha tuonato Matteo Baraggia sindaco di Aicurzio – Il collegamento tra la A51 e la A4 quello sì è una priorità assoluta. Ma non solo, anche prolungare la A51 fino a Merate, come da tempo viene chiesto dalla Provincia di Lecco. E la costruzione di queste strade non consumerebbe altro suolo, ma qui sembra che nessuno voglia ascoltare queste proposte.”

Assemblea dei sindaci su Pedemontana 18 febbraio 2022

Un’opera che preoccupa. Mauro Colombo, sindaco di Bellusco, afferma: “Allucinante che non sappiamo ancora come sarà fatta la tratta D, non posso che esprimere la mia preoccupazione. Noi vogliamo saper quello che succederà sui nostri territori. E aggiungo che in ogni caso la tratta D non risolverà i problemi di traffico della nostra zona.”

Parere ancora più preoccupato quello di Marino Besana, vicesindaco di Burago che senza mezzi termini dichiara: “la realizzazione della tratta D di fatto azzererebbe tutto il territorio agricolo della nostra zona. Il Parco Agricolo Nord Est perderebbe l’80% del suo verde. A mio parere la tratta D va fatta in galleria. Mi chiedo perchè all’estero fanno opere anche più importanti senza deturpare il paesaggio e noi non ne siamo capaci? Sono solo 4 chilometri.”

Chiude gli interventi dei sindaci della Brianza dell’Est il sindaco Maurizio Bono di Arcore: “Abbiamo capito che si può chiedere di fare delle ottimizzazioni, ma noi sindaci dobbiamo saper che progetto è quello che riguarda il nostro territorio: questa mancanza di trasparenza è un problema per noi sindaci perchè dobbiamo rendere conto ai cittadini. E poi – ha aggiungo l’arcorese – in cosa consistono queste migliorie che possiamo chiedere? Inoltre, il progetto sta tenendo conto dell’aumento dei costi delle materie prime? Non vorrei mai che l’opera partisse e poi restasse in sospeso per mancanza di fondi.”

Assemblea dei sindaci su Pedemontana 18 febbraio 2022

Se i sindaci della Brianza del vimercatese in qualche modo brancolano nel buoi non avendo ancora le chiare coordinate circa la realizzazione di quest’opera, i sindaci della tratta B le sanno bene, o almeno meglio. Presenti il sindaco di Lissone, Concetta Monguzzi, Alberto Rossi di Seregno e Maurilio Longhin di Cesano Maderno. Se per quest’ultimo la preoccupazione più grande è l’impatto che avrà l’autostrada in particolare in quelle zone colpite dal disastro della Icmesa e quindi contaminate dalla diossina, per gli altri il discorso è diverso. Alberto Rossi afferma: “Questa assemblea sarebbe stato meglio farla almeno un anno fa, ma tantè. Cerchiamo noi sindaci di ritrovarci con dei punti in comune anche se apparteniamo a schieramenti politici differenti. I sindaci si sono espressi per una revisione dell’opera, questo appello non può essere ignorato anche se siamo ormai agli sgoccioli. Ho il dubbio sulla sostenibilità economica dell’opera con l’aumento dei costi delle materie prime: noi comuni non riusciamo neanche a rifare uno spogliatoio eppure si riesce a fare un’opera come Pedemontana? Arrivati a questo punto dobbiamo chiedere che venga reinserita un’infrastruttura complementare ecologica; che ci sia un’alta limitazione degli impatti ambientali; che la tariffazione della tratta B2 e C siano inferiori altrimenti ci sarà un peggioramento del traffico locale.”

Interviene anche il primo cittadino di Lissone Concetta Monguzzi che ha ammesso: “in quasi dieci anni da sindaco non ho ancora visto il progetto di Pedemontana e mi chiedo se questa autostrada sia ancora utile visto che si basa su decisioni del 2009 e oggi siamo nel 2022. Inoltre vorrei saper che fine farà un’intero quartiere della mia città, che di fatto sarà attraversato dalla tratta B…”

A replicare ai sindaci Andrea Monti, consigliere di Lazzate, ma anche conigliere regionale e di fatto il maggior sostenitore della nuova infrastruttura che ha detto: “Non condivido nulla di quello che è stato detto da parte dei sindaci di Cesano e Seregno. E’ stata aggiudicata una gara e pensare che in questo momento si possa ridiscutere il progetto significa che non si vuole fare Pedemontana. Adesso come adesso o la si fa così com’è o non la si fa. E attenzione che qualsiasi modifica si chiede significa far aumentare le tariffe. L’unico documento che sono disposto a votare è quello che impegni Regione a completare l’opera, che vincoli la regione ad arrivare in maniera veloce alla progettazione e realizzazione delle tre tratte B2, C e anche D e che si prevedano delle forme di sconto economico per gli utenti della B2. Queste sono le uniche richieste da portare avanti.”

 

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