Cultura

Seregno, sabato al “Fuin” il tradizionale falò della Giubiana

Appuntamento sabato 28 gennaio con la rievocazione della Storia della Giubiana, il tradizionale rogo della strega e tante iniziative per grandi e piccini.

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Giubiana, Gibiana, Giöbia. È conosciuta con diversi nomi perché la vecchia strega è bruciata in tutto il Nord Italia. La tradizione si ripeterà anche a Seregno sabato 28 gennaio, al «Fuin», in via Cagnola, con «La vera Giubiana», organizzata dalla «Madonna della Campagna», associazione che si occupa del recupero e della difesa della cultura locale, con il patrocinio del Comune di Seregno.

«La Giubiana – spiega il sindaco Edoardo Mazza – è un antico rito della cultura contadina secondo una tradizione tipica della Brianza. Con questa iniziativa vogliamo guardare ai valori di un mondo rurale che non esiste più, ma che possono essere la bussola per orientarci in un presente confuso e difficile».

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Il rito si compie a fine gennaio, in concomitanza con «i trìì dì de la merla», i più freddi dell’anno, con un grande falò: dal modo in cui la Giubiana bruciava e da come il fumo si diffondeva i contadini traevano auspici di buona o cattiva fortuna. Tradizione che si ripeterà al «Fuin», dove un falò brucerà il fantoccio della Giubiana, realizzato con legno, paglia e tessuti, dai volontari dell’associazione.

«Anche quest’anno – afferma Felice Beretta, presidente dell’Associazione “Madonna della Campagna” – abbiamo voluto marcare l’attenzione sulla leggenda della Giubiana: chi è questo spaventoso personaggio e perché brucia a fine gennaio. Rinnovando ancora una volta la preziosa collaborazione con i ragazzi di “Cartanima”, abbiamo voluto mettere in scena non un semplice falò, ma la rappresentazione di questa storia, perché grandi e, soprattutto, piccini possano conoscere le origini di questo rito legato alle nostre terre. Con questo evento la nostra associazione, ancora una volta, intende far rivivere le tradizioni brianzole, ricordando con orgoglio le nostre origini di fronte ad un futuro sempre più tecnologico e globalizzato».

Sabato 28 gennaio, in piazza Italia, un’attrice vestirà i panni della Giubiana e aspetterà grandi e piccini fino a sera per divertenti foto ricordo in attesa del grande falò serale.

Alle ore 20 per tutti, come vuole la tradizione, risotto allo zafferano con «luganega» (salsiccia), al prezzo simbolico di un euro a piatto e, alle ore 21.30, gli allievi dell’«Academy Musical Arts» di «Cartanima» metteranno in scena la «Storia della Giubiana» con rogo finale del fantoccio realizzato con legno, paglia e tessuti dai volontari dell’associazione. Tutti, grandi e piccini, con lo sguardo immobile sul grande falò che brucerà rapido e veloce, cancellando per qualche minuto il freddo dell’inverno.

Ma quella della «Madonna della Campagna» è una Giubiana al passo con i tempi. Attraverso l’hashtag #giubiana2017 sarà possibile «taggare» gli amici o se stessi nelle foto più belle scattate con i propri smartphone alla Giubiana e condividerle sui social network.

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