L'appello

L’Armadio dei poveri cerca “casa”: dopo il nubifragio volontari per strada

Sono letteralmente per strada. L'Armadio dei poveri, associazione che da tempo si prodiga per aiutare le famiglie bisognose di Monza, e non solo, cerca una nuova casa.

armadio dei poveri
Armadio dei poveri, Roberta Campani

Sono letteralmente per strada. L’Armadio dei poveri, associazione che da tempo si prodiga per aiutare le famiglie bisognose di Monza, e non solo, cerca una nuova casa. Ha iniziato in due garage a Cederna, poi la sede in via Borgazzi 37 ora dichiarata inagibile dopo il nubifragio di questa estate. I volontari, 15 in tutto capitanati da Roberta Campani, proseguono nel dare una mano a chi ha molto poco, e in alcuni casi nulla. Lo fanno come possono, incontrando le famiglie una per volta in mezzo alla via.

Al momento non ci sono altre strutture comunali disponibili ad accogliere l’ente benefico e il box di cui ora si servono verrà presto venduto dal proprietario. Dentro lo Spazio 37, il gruppo di mutuo aiuto e solidarietà sempre pronto a rispondere alle richieste di sostegno, ci era grazie ad una concessione firmata dalla vecchia amministrazione e poi scaduta. Il rinnovo sarebbe stato possibile se non fosse che oggi la situazione strutturale dello stabile è mutata rendendolo un posto non più sicuro per volontari e utenti. L’assessore ai Servizi Sociali, Egidio Riva ha scritto a tutti i colleghi dei comuni circostanti per chiedere collaborazione ma l’Associazione desidera stare a Monza dove è sorta.

E allora ecco l’appello per un nuovo spazio che possa consentire di mandare avanti le innumerevoli attività che si svolgono quotidianamente.  “Sono disperata. Attualmente mandiamo avanti tutte le attività con grandissima difficoltà. Ora è tutto chiuso, la roba è dentro lo Spazio 37 e possiamo andarla a prendere con un funzionario del Comune ma non so dove metterla. Noi siamo in strada a ritirare la merce, i vestiti e il cibo anche di sabato per soccorrere chi è in difficoltà“.

Sono infatti quasi 200 le famiglie che si rivolgono a Roberta e agli altri volontari per andare avanti. Chi ha bisogno di latte per i bambini, chi non ha pannolini, mancano i vestiti, i farmaci. C’è chi chiede il pane. “Da noi vengono italiani, profughi, ragazze madri e tante altre categorie di persone – afferma la Campani – spesso consegniamo direttamente bene di prima necessità a Monza e in Brianza alle persone bisognose che non possono venire direttamente a ritirare quello che gli serve nella nostra sede”.
Ora l’Armadio dei poveri cerca un nuovo rifugio e lancia un appello: “Cerchiamo un nuovo spazio, anche un locale va bene. Servono almeno 100 / 150 mq. Siamo assolutamente disposti anche a pagare un affitto (che tenga conto del nostro status) e di pagare le bollette. Lo cerchiamo a Monza” conclude Campani.

 

 

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