L'iniziativa

Monza, la Summer School 2023 della Cgil inizia nel segno del lavoro e della Costituzione

Nella prima lezione Alessandra Ingrao, docente di Diritto del lavoro e Diritto sindacale all’Università degli Studi di Milano, ha illustrato ai 27 iscritti quali sono i principi e i diritti fondamentali, ormai sempre più in pericolo.

Summer School 2023

Monza. In Italia i riferimenti e i principi che tutelano i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici ci sono ancora, in primis la Costituzione e lo Statuto dei lavoratori. Ma sta diventando sempre più difficile farli rispettare in un mercato economico e finanziario che spinge, con molta forza, verso la parcellizzazione, la discontinuità e la frammentazione.

C’è il racconto di quanto è stato conquistato dai lavoratori e dalle lavoratrici nei decenni passati, ma anche una giustificata preoccupazione su alcune pericolose tendenze degli ultimi anni, anche normative, nella prima lezione della Summer School 2023, la seconda edizione dell’iniziativa della Cgil di Monza e Brianza, proposta in collaborazione con l’Associazione Alisei.

La relatrice, la professoressa Alessandra Ingrao, docente di Diritto del lavoro e Diritto sindacale all’Università degli Studi di Milano, infatti, alla platea dei 27 iscritti della Summer School 2023, giovani lavoratori e lavoratrici under 35, ma anche disoccupati, precari, lavoratori autonomi e studenti, ha disegnato un quadro che dai principi costituzionali e dal diritto del lavoro, le “Fondamenta” insomma, si è spinto fino ad un oggi ancora in parte da decifrare.

Summer School 2023

LA STORIA

La parola lavoro compare nella Costituzione italiana sin dall’articolo 1, quello forse più noto a tutti, almeno nel suo primo capoverso. “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”.

“L’importanza di questa scelta si rispecchia anche negli altri principi fondamentali della nostra Carta – spiega Ingrao – basti pensare ai “diritti inviolabili dell’uomo” (art.2) che, essendo le imprese formazioni sociali, devono essere rispettati anche sui luoghi di lavoro oppure alla dignità, all’eguaglianza e alla partecipazione di cui parla l’articolo 3 o ancora, nell’articolo 4, il diritto al lavoro che la Repubblica deve rendere effettivo”.

Proprio sul diritto al lavoro, che “nel complesso – afferma la relatrice della prima delle sei lezioni della Summer School 2023, in programma fino al 20 luglio – ha anche la funzione di redistribuire il reddito e controbilanciare la disparità di potere, che vede i lavoratori contraenti deboli rispetto ai datori di lavoro”, la direzione intrapresa negli ultimi anni dovrebbe far riflettere.

Summer School 2023
Alessandra Ingrao

“Il Jobs Act e la legge Fornero hanno peggiorato i diritti e le garanzie sul luogo di lavoro – sostiene la docente di Diritto del lavoro e Diritto sindacale all’Università degli Studi di Milano – le condizioni di diseguaglianza si stanno accentuando sempre di più e non si più parla più, nel dibattito politico e pubblico, di lavoro inteso come salario e orario di lavoro, ma si preferisce nascondere le vere problematiche dietro tematiche indotte come l’ambiente o il reddito di cittadinanza“.

L’ATTUALITA’

Nonostante la Costituzione italiana parli esplicitamente di libertà di organizzazione sindacale (art.39) e di diritto di sciopero (art. 40), cosa non scontata come si potrebbe pensare, ci sono numerosi segnali che ormai  rendono la nostra Carta nella sostanza inapplicata sul fronte del lavoro.

“L’art.35 afferma che “la Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni” – ricorda Ingrao durante l’inaugurazione della Summer School 2023 della Cgil di Monza e Brianza – oggi, invece, si sta affermando il modello delle piattaforme che ormai non riguarda più solo le consegne di cibo a domicilio e rende sempre meno definiti i confini tra lavoro subordinato ed autonomo“.

Smart Working

“Desta preoccupazione anche lo smart working, che viene propagandato come strumento di libertà ed autodeterminazione per i lavoratori – continua – invece è e deve restare lavoro subordinato, con tutte le garanzie e le tutele che questo comporta”.

PROSPETTIVE

Mentre ancora fanno discutere le norme sul licenziamento illegittimo del nuovo articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, voluto dal governo Renzi con il Jobs Act e ancora recentemente oggetto di sentenze della Corte Costituzionale, un altro tema caldo è “il diritto del lavoratore ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa” (art. 36 della Costituzione).

“Una Direttiva europea rende obbligatorio il salario minimo legale, che rischia però di annullare il ruolo della contrattazione nazionale sindacale – afferma Ingrao – in Italia, tra chi propone di introdurre una paga oraria eccessivamente bassa o alta, dai 2 euro ai 15, si sta pensando di rifarsi ai minimi tabellari dei contratti di categoria”.

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“Sono convinta che ci vorrebbe finalmente una nuova legge sulla rappresentazione sindacale in Italia – continua – in questo modo, eliminando chi è portavoce solo di limitati interessi speculativi, si potrebbe davvero garantire un salario dignitoso alle persone“.

IL SINDACATO

L’importanza delle questioni in campo nel mondo del lavoro e la necessità di definirle, con urgenza, verso una direzione di equità e giustizia sociale, è la base dell’utilità della Summer School della Cgil di Monza e Brianza e dell’Associazione Alisei. Perché sono i giovani che stanno cercando lavoro o lo hanno trovato da poco i primi a dover ricevere gli strumenti e la consapevolezza per muoversi in un mondo complicato, in cui tenere sempre presenti i diritti, i doveri e le libertà.

“L’esperienza della prima edizione della Summer School è stata positiva e abbiamo deciso di ripeterla quest’anno con un programma piuttosto simile, ma migliorato in alcuni dettagli e con alcuni focus specifici – afferma Giorgio Garofalo, presidente dell’Associazione Alisei – è bello vedere la varietà della provenienza dei partecipanti, che sono delegati sindacali, iscritti e non iscritti alla Cgil. Ad ognuno di loro i relatori trasferiranno informazioni, consapevolezza ed occasioni di confronto”.

“Con questa iniziativa riteniamo di dare un contributo ulteriore per formare la futura classe dirigente del nostro Paese – sostiene Tania Goldonetto, segretaria della Cgil di Monza e Brianza con delega alle politiche giovanili – i diritti, compresi quelli dei lavoratori e delle lavoratrici, sono esigibili solo se si sta insieme”.

 

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