Ambiente

A Seregno piantati 120 nuovi alberi. Obiettivo del sindaco “la sostenibilità del nostro futuro”

E' iniziato il percorso per lo sviluppo del patrimonio boschivo comunale

parco 2 giugno seregno

Nessuno può essere rimasto indifferente ascoltando le notizie e leggendo gli articoli su quanto sta accadendo in Amazzonia, guardando le fiamme che stanno letteralmente divorando la foresta pluviale più grande del mondo che è, o forse oramai bisogna usare il verbo al passato, il nostro polmone verde. Ci si sente piccoli di fronte  ad un dramma così grande eppure qualcosa si può fare, anche qualcosa di piccolo. Come sta succedendo a Seregno. Il Sindaco Alberto Rossi, infatti, consapevole di quanto le aree boschive siano belle e necessarie per il benessere del territorio e delle persone, ha iniziato un percorso in collaborazione con Legambiente e Selva Urbana per la piantumazione di 120 nuovi alberi e 60 arbusti in via 8 marzo, zona Stadio.

“Sicuramente in questi giorni avrete letto dei tanti incendi che infiammano le grandi foreste del pianeta, prima in Siberia, ora in Brasile: la situazione a livello globale è allarmante – afferma – La tutela degli alberi e delle aree boschive è una questione cruciale per la sostenibilità delle comunità umane e per le generazioni future”.

Obiettivo: rendere più sostenibile il futuro che ci aspetta

Una briciola rispetto a quanto è stato bruciato nella foresta amazzonica certo, ma è già un passo in avanti. E’ già un piccolo regalo che facciamo a noi e al nostro Pianeta. “La cosa più bella è che per risanare il Pianeta è sufficiente avere voglia di farlo. Soprattutto nelle aree urbane, gli alberi rendono le persone più felici, migliorano la qualità dell’aria e dell’acqua, e favoriscono l’ecosistema”, scrive la no-profit Selva Urbana che si occupa di comunicazione ambientale e responsabilità sociale.

Così l’Amministrazione di Seregno ha deciso di portare avanti un percorso di sviluppo del patrimonio boschivo comunale, “anche per richiamare l’attenzione su questo importante tema”, sottolinea il Primo Cittadino.

“Questo intervento, successivo a un primo rimboschimento già effettuato da Legambiente, prevede che le associazioni si occupino delle piante per i primi 6 anni – specifica Rossi – la gestione passerà poi al Comune, che si impegna a tutelarle e a non destinare diversamente l’area fino al 2044. Un’azione, a cui altre ne seguiranno, per un tema importante: la sostenibilità del nostro futuro”.

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