DIARIO DI VIAGGIO. La 3F e 3G del Vanoni in Spagna – Giorno 3

Lasciato Torremolinos e il suo mare abbagliante, il tour prevedeva la visita di tre dei numerosi pueblos blancos (villaggi bianchi).

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Sono al loro terzo giorno di viaggio in Andalusia e noi li stiamo seguendo virtualmente pubblicando i loro racconti. Gli studenti di 3F e 3G dell’Istituto Vanoni di Vimercate, indirizzo Turismo hanno interamente programmato il tour allo scopo di approfondire la materia dell’Itinerario turistico. Bellissimo progetto!

GIORNO 3 – 5 MAGGIO
I PUEBLOS BLANCOS

Ci siamo svegliati di buon ora e abbiamo lasciato Torremolinos e il suo mare abbagliante. La giornata che ci aspettava sarebbe stata molto intensa e avrebbe compreso la visita di tre dei numerosi pueblos blancos (tradotto: villaggi bianchi) andalusi, i caratteristici borghi di case imbiancate a calce e stretti vicoli situati nell’entroterra della regione.

La prima tappa del nostro itinerario è stata Ronda, una delle più antiche città spagnole, arroccata su una rupe e divisa in due parti da una profonda gola (El Tajo) levigata dal passaggio del torrente Guadalevin. In due ore di viaggio abbiamo raggiunto la città e ci siamo divisi in tre gruppi per poi dirigerci verso la ciudad (il centro storico) e i suoi dintorni immersi nel verde.

Ronda è stata per oltre 800 anni sotto il controllo dei Mori e conserva tuttora i segni del passato di questa popolazione nella regione andalusa. Una delle tracce ben visibili della presenza dei Mori a Ronda sono gli antichi bagni arabi, situati fuori dalle mura cittadine, tra i meglio conservati di tutta la Spagna. I bagni arabi avevano una struttura simile a quella delle terme romane (stanze all’interno delle quali erano collocate vasche di acqua calda, tiepida o fredda), ma non erano considerate un semplice luogo dove rilassarsi: essendo infatti collocati di fianco ad una moschea i bagni erano un luogo dove abitanti del posto e stanieri potevano lavarsi,  preparando il proprio corpo per l’ingresso nella moschea, e depurare la propria anima dai peccati. Conclusa la visita ai bagni arabi abbiamo risalito le ripide scale e stradine che conducono alla ciudad e abbiamo esplorato l’affollato centro storico, nel week end affolatto di visitatori locali e gruppi di turisti in particolare dall’Estremo Oriente.
Passando per Plaza del Socorro e Plaza de Toros siamo giunti al Puente Nuevo, un’imponente struttura settecentesca che si affaccia sul Tajo e offre una vista spettacolare sulla vasta campagna che circonda il borgo.

Al termine della visita di Ronda, siamo ripartiti in direzione di Setenil de la Bodegas. Dopo  circa un’ora di viaggio siamo giunti al villaggio. Ci siamo incamminati verso la Ermita del Carmen dove abbiamo avuto modo di ammirare il piccolo centro caratterizzato dai suoi edifici incastonati nella roccia. Setenil esiste sin dal periodo preistorico e proprio nella roccia ha trovato la sua forza, poichè in passato venne utilizzata come difesa dagli attachi di popolazioni nemiche. Dalla capacità del borgo di difendersi dai nemici in modo efficace deriva anche il suo nome: si pensa infatti che il nome Setenil derivi da “Septe nhil”, ovvero “sette volte no” in riferimento alla resistenza ai sette tentati assedi da parte dei cristiani nel periodo di dominazione moresca. Dopo aver passeggiato per i vicoli all’ombra dei grandi massi, abbiamo pranzato in uno dei  locali di calle San Sebastian e poi ci siamo rimessi in viaggio per raggiungere l’ultima tappa del nostro viaggio di giornata: Zahara.

Durante il tragitto da Setenil de la Bodegas a Zahara de la Sierra abbiamo percorso le strade che attraversano il parco naturale della Sierra de la Grazalema (proclamato dall’UNESCO Riserva della Biosfera) e sono circondate da panorami mozzafiato. Giunti a Zahara con l’obiettivo di raggiungere la torre del castello situata su uno sperone di roccia, abbiamo camminato lungo una ripida salita fino ad arrivare in cima. Tutta la fatica della salita è stata ricompensata una volta arrivati sulla torre, da dove abbiamo potuto ammirare un incredibile panorama: il grande lago artificiale di Zahara el Gastor e la vastissima Sierra andalusa.

Domani ci spingeremo di nuovo verso l’Atlantico e sarà la volta di due città importanti: Jerez de la Frontera e Cadice. Seguiteci per scorpire i loro tesori!

Alessandra Zanda
Lisbeth Pizarro
Greta Brambilla
STUDENTI 3F e 3G del VANONI

PUNTATE PRECEDENTI
GIORNO 1 e 2

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