Politica

Biotestamento a Monza: ecco la proposta di Paolo Piffer

Dopo il registro delle unioni civili potrebbe arrivare il "testamento biologico". Condizionale quanto mai d'obbligo visto che per ora la volontà è posta nero su bianco solo all'interno della mozione di Paolo Piffer

piffer- paolo

Dopo il registro delle unioni civili a Monza potrebbe arrivare il “testamento biologico”. Condizionale quanto mai d’obbligo visto che per ora la volontà è posta nero su bianco solo all’interno della mozione che il capogruppo di CambiaMonza, Paolo Piffer, ha intenzione di presentare nel corso della prossima seduta dell’Assise cittadina, lunedì 24 febbraio.

“Molti cittadini hanno dimostrato una forte sensibilità sul tema. I tempi sono maturi, anzi, siamo già in ritardo. Diversi comuni italiani hanno già provveduto ad istituire registri per la custodia dei “testamenti biologici”- ha commentato Piffer – Mi è capitato di presenziare ai banchetti dei Radicali a Monza e di percepire una condivisione dell’iniziativa davvero trsversale.  Ringraziamo il Consigliere di Milano Marco Cappato che ci ha aiutato nella formulazione della mozione. Ci vorrà un po’ prima della sua discussione in Aula, e siamo sicuri che il dibattito sarà  civile e costruttivo, intanto possiamo concentrarci su altri temi molto sentiti come la manutenzione delle strade e la mobilità in genere, la sicurezza, la vivibilità  e tutte le questioni legate al Bilancio del Comune e soprattutto delle famiglie.”

La mozione di Cambiamonza chiederebbe alla giunta guidata dal sindaco Roberto Scanagatti, di «istituire il registro per il deposito delle attestazioni anticipate di volontà dei trattamenti sanitari in materia di prelievi e di trapianti di organi e tessuti, nonchè in ordine alla cremazione e dispersione delle ceneri, rese sotto forma di dichiarazione sostitutive di atto notorio». In altre parole, se in aula giungesse il regolamento auspicato da Paolo Piffer, e il consiglio dovesse esprimersi favorevolmente, verrebbe data la possibilità ai monzesi, all’interno di un modulo contenuto nel registro, di indicare dove e presso chi è depositato il proprio biotestamento.

(In foto il consigliere di CambiaMonza, Paolo Piffer)

 

 

 

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