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Giro d’Italia: nell’ottava tappa passa in testa Brambilla

L'8^tappa del Giro d'Italia, la Foligno-Arezzo di 186 km, solleticava l'appetito di vittorie di Diego Ulissi, con una parte finale invitante e una retta d'arrivo in ascesa adatta alle caratteristiche del corridore.

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L’8^tappa del Giro d’Italia, la Foligno-Arezzo di 186 km, solleticava l’appetito di vittorie di Diego Ulissi, con una parte finale invitante e una retta d’arrivo in ascesa adatta alle caratteristiche del corridore della LAMPRE-MERIDA, il quale tra l’altro aveva conquistato un successo l’ultima volta che una frazione del Giro d’Italia aveva preso il via da Foligno (8^tappa Giro d’Italia 2014, arrivo a Montecopiolo).

L’epilogo della corsa odierna non ha però sorriso a Ulissi: troppo alto il ritmo imposto dalla Movistar sull’ultima salita di giornata, l’Alpe di Poti, un’ascesa di 2^categoria lunga 8,6 km con pendenze medie del 6,5% e massime al 14% e un settore di strada sterrata.
Il corridore della LAMPRE-MERIDA ha perso contatto dal gruppo dei migliori scalatori nel primo tratto di salita, scegliendo di non andare fuorigiri e impostando un passo che gli ha consentito di tenere sotto il minuto il ritardo.
Nella discesa verso Arezzo, il drappello di inseguitori nel quale pedalava Ulissi non è riuscito a recuperare terrenno sul gruppo degli uomini di classifica, giungendo al traguardo in 18^posizione con 51″ di ritardo da Valverde.

La tappa è stata vinta da Brambilla, all’attacco nella prima parte di gara e solista di successo a partire dall’Alpe di Poti. La vittoria di tappa ha portato anche la maglia rosa al corridore veneto.

“Il primo tratto di salita era veramente impegnativo e il gruppo l’ha affrontato con un passo molto intenso – ha spiegato Ulissi (foto Bettini) – Sono rimasti nella prima parte del gruppo praticamente solo gli scalatori.
Ho cercato di stringere i denti e perdere il meno possibile, non pedalavo male ma, come da mie caratteristiche, non ho il passo degli scalatori.
Speravo che dopo lo scollinamento a 18,4 km dal traguardo e una lunga discesa, avrei potuto recuperare un po’ di terreno, ma davanti sono andati forte e non c’è stato margine per provare a rientrare.
Peccato che la corsa abbia preso questa piega, perché l’ultimo chilometro mi piaceva molto e ci sono arrivato con gambe comunque ancora discretamente reattive.
Domani, con la cronometro, finisce una prima parte di Giro d’Italia nella quale mi sono tolto la grande soddisfazione della vittoria di Praia a Mare, ci sarà comunque spazio e modo per cercare di ripetersi”.

ORDINE D’ARRIVO
1- Brambilla 4h14’05”
2- Montaguti 1’06”
3- Moser 1’27”
4- Venter 1’28”
5- De Marchi 1’33”
18- Ulissi 2’32”
48- Conti 5’05”, 56- Niemiec 8’02”, 58- Mori s.t., 145- Mohoric 18’05”, 146- Petilli s.t., 155- Koshevoy s.t., 167- Modolo s.t., 174- Ferrari s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1- Brambilla 33h39’14”
2- Zakarin 23″
3- Kruijswik 33″
4- Valverde 36″
5- Nibali 45″
16- Ulissi 1’27”

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