C’è la data. Il prossimo 11 marzo dovrebbe tenersi la prima udienza del ricorso al Tar presentato da Legambiente in accordo con il comitato “La Villa Reale è anche mia” nel settembre 2011 e avente come oggetto la legittimità del bando di privatizzazione della Villa Reale di Monza, vinto da Italiana Costruzioni. Intanto, i lavori proseguono di gran lena, seguendo il cronoprogramma stabilito circa due anni fa, stucchi, marmi, pavimenti e pareti della reggia piermariniana prendono nuovi (vecchi) colori e luminosità. Recentemente è stato completato il restauro dello scalone d’onore e l’apertura al pubblico dovrebbe avvenire nella primavera del 2014.
Il bando, vinto da Italiana Costruzioni, grazie a una proposta migliorativa rispetto alle indicazioni di gara – tra gli altri aspetti lavori in 730 giorni rispetto ai 3 anni massimi previsti dal bando e 20 anni di concessione anziché 30 – è stato impugnato da Legambiente che, dopo avere presentato regolare ricorso al Tar, punta il dito contro la procedura che, «a fronte di un concorso molto minoritario alle spese per la ristrutturazione della Villa, attribuisce al privato l’uso per ben 22 anni dell’intero monumento nazionale, con modalità apertamente in contrasto con il Codice Urbani e incompatibili con il carattere storico e artistico del bene».
Tra poco più di un mese la prima udienza.
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