Ambiente

Lambrada atto terzo. Il Lambro visto da vicino

Terza edizione consecutiva per la Lambrada, marcia ecologica che si pone come obiettivo quello di approfondire la conoscenza del territorio e delle sue bellezze naturali e di sensibilizzare l’opinione pubblica sullo stato delle acque del fiume Lambro.


Terza edizione consecutiva per la Lambrada, marcia ecologica che si pone come obiettivo quello di approfondire la conoscenza del territorio e delle sue bellezze naturali e di sensibilizzare l’opinione pubblica sullo stato delle acque del fiume Lambro e più in generale sullo stato dell’ecosistema dell’Alta Brianza.

Come per le due edizioni precedenti, il Lambro è stato al centro della kermesse ed è stato percorso da Agliate alla fonte Menaresta, con deviazione lungo il fiume Bevera, utilizzo del battello ecologico da Bosisio Parini a Pusiano e sosta notturna sulle sponde del Segrino, nel comune di Eupilio. Nei pressi di Canzo è stato poi ritrovato il Lambro e costeggiato fino alla Madonna del Ghisallo, dove alcuni dei partecipanti, venuti da Zurigo, hanno dovuto abbandonare la marcia per riprendere il treno verso la Svizzera.

«Molti di noi – dichiara attraverso una nota un partecipante – sono emigrati da anni a Zurigo, una città che attraverso politiche ambientali oculate è riportare il suo fiume (la Limmat) alla balneabilità. Il nostro augurio è che anche il Lambro un giorno possa ritornare balneabile (insieme al miglioramento delle acque del lago di Pusiano che sembrerebbero tornate a nuova vita). Vogliamo sperare anche in una riqualificazione delle sue sponde e in un miglioramento del percorso ciclo-pedonale che in alcuni punti presenta non pochi problemi».

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