Attualità

Pirata scarcerato, famiglia Papetti sconvolta

Il gip di Milano ha disposto gli arresti domiciliari per Gabardi El Habib, il pirata della strada che il 10 luglio ha travolto e ucciso a Gorgonzola Beatrice Papetti. La famiglia della sedicenne è in preda allo sconforto ed alla rabbia.

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Il Gip del Tribunale di Milano ha scarcerato ed associato ai domiciliari El Habib Gabardi, il marocchino di 39 anni si è costituito ai carabinieri ad una settimana dal tragico incidente che lo ha visto protagonista dell’investimento mortale di Beatrice Papetti e della successiva fuga. La famiglia della sedicenne, appresa la notizia, è in preda allo sconforto ed alla rabbia.

El Habib Gabardi, commerciante di stoffe di Roncello, intorno alla mezzanotte del 10 luglio scorso ha percorso la ss11 di Gorgonzola, investendo la giovane ragazza che, insieme al cugino tornava a casa. Beatrice, 16 anni, è stata sbalzata di 70 metri dal luogo dell’impatto, Gabardi è fuggito senza nemmeno fermarsi «Gli incidenti possono capitare – aveva dichiarato il giorno dopo il padre della vittima – ma ti fermi. Se hai coscienza ti fermi».

Il pirata, della strada dopo l’incidente, aveva nascosto la sua auto perché nessuno potesse vederla, notarla, o ricollegarla a lui. La sua “latitanza” di una settimana prima di costituirsi, per la famiglia Papetti non è assolutamente indice di pentimento «Sapeva che lo avrebbero preso – ha dichiarato due giorni fa Nerio ai giornalisti – una persona non nasconde l’auto, non impiega così tanto tempo e poi si pente».

Questa mattina il Gip del Tribunale di Milano, dopo l’interrogatorio di garanzia di giovedi, ha deciso per gli arresti domiciliari di Gabardi. «E’ una decisione inaccettabile – prosegue Papetti – non è normale. Questa persona ha la famiglia all’estero, scapperà. Le leggi italiane hanno ucciso mia figlia una seconda volta, all’estero non è così».

 

 

 

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