Cultura

Donne, ecologia e studenti. A Monza tutto esaurito per il convegno “Le donne, le icone”

Nell’arte di Warhol le donne sono muse, sono ispirazione, sono al centro della scena.

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Solo posti in piedi per la conferenza “Monza: le donne, le icone” organizzata giovedì 7 marzo presso il Salone d’Onore della Villa Reale.

L’appuntamento, voluto dall’Assessore alle Pari Opportunità del comune di Monza Martina Sassoli, ha rappresentato uno dei momenti di punta della settimana dedicata alla Festa della Donna. Tra riflessioni storiche e spunti per le nuove generazioni, il comune ha anticipato il classico 8 marzo. Numerosi gli interventi della serata, aperti dai saluti istituzionali del Sindaco di Monza Dario Allevi che dichiara: “Monza è donna, lo dico sempre. E ne andiamo fieri”.

Monza città di donne e icone

“L’idea di questo convegno – racconta l’Assessore Sassoli – è venuta a me e a Piero Addis, Direttore del consorzio Villa Reale e Parco, durante l’inaugurazione della mostra ‘Andy Warhol l’alchimista degli anni Sessanta’. Nell’arte di Warhol le donne sono muse, sono ispirazione, sono al centro della scena. L’artista le trasforma in icone che ancora oggi, a distanza di anni, generano emozioni forti agli occhi degli spettatori. Noi abbiamo quindi voluto legare la Festa della Donna alla mostra, che nella giornata dell’8 marzo sarà gratuita per tutte le donne”.

“Monza – prosegue Giulio Durini, artista e fotografo – è una città che ha un legame forte con le donne, ha una storia speciale e accattivante troppo spesso dimenticata. Si pensi alla Monaca di Monza: a mio parere lei è un’icona. Era una donna vittima di una società patriarcale e maschilista, una donna che ha subito violenze psicologiche di ogni tipo e che ha dovuto lottare. La sua storia, pur con caratteristiche diverse, è molto attuale, perché anche oggi ci troviamo a parlare di questi temi. Pur essendo lontana 400 anni da noi può essere considerata un’icona moderna”.

Un panel per parlare di ecologia

Si parla di donne, ma anche di ecologia e politiche green. Ad animare la discussione Rosita Celentano – figlia delle icone Claudia Mori e Adriano Celentano – e le giornaliste Diana De Marsanich e Alessandra Ghisleri.
“C’è un’icona moderna – dichiara la Celentano – e si chiama Greta Thunberg, è la ragazzina che ogni venerdì sciopera per dire ai leader del mondo che la questione climatica è la priorità per il nostro pianeta.
Io penso – prosegue – che l’impegno debba partire da ognuno di noi: ci sono piccoli gesti quotidiani, come rinunciare alla carne una volta a settimana, che potrebbero fare tanto per il futuro dei nostri figli”.

 

“Il tema dell’ecologia – racconta Alessandra Ghisleri – sarà di rilevante importanza per le campagne elettorali dei prossimi mesi. Io personalmente ho visto che si sta formando una generazione di teen più consapevole di noi su questi argomenti. Per quanto riguarda il tema della donna a mio parere c’è ancora molto da fare.
La partenza per uomini e donne è la stessa, poi però si cresce e la disparità aumenta: si pensi alle differenze salariali o ai (pochi) ruoli dirigenziali che le donne ricoprono all’interno delle aziende. Dobbiamo tornare a parlare di più e più spesso di gender gap e violenza di genere, due grandi problemi in Italia”.

La parola alle giovani generazioni

Coinvolti attraverso delle video interviste anche gli studenti del Liceo classico Zucchi, del Collegio Villoresi e delle scuole Parrocchiali San Biagio. I giovanissimi – 78 ragazze e qualche ragazzo – hanno raccontano la loro percezione della donna oggi e si sono interrogati sul ruolo che avrà nel futuro.
Il video «Le icone del futuro» (forse il momento più emozionante del convegno) è stato proiettato durante la serata e sarà preso disponibile sui social.

“Essere donne consapevoli è fighissimo – commenta Diana De Marsanich – c’è un mondo di giovani ragazze e ragazzi che si sta avvicinando alla politica o all’associazionismo. Il 15 marzo scenderanno in piazza in tutta Italia per fare il primo sciopero mondiale per la difesa dell’ambiente. Saranno in piazza anche a Monza. Dieci anni fa sarebbe stato impensabile, ora questa battaglia li coinvolge in prima persona. Vedremo dove ci porterà”.

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