Battaglia

Il Pd provinciale sul trasporto pubblico: “il centrodestra ha fatto una dormita”

Sotto accusa lo scarso coinvolgimento dei Comuni, pochi investimenti sul trasporto pubblico e la tendenza a costruire sempre nuove arterie.

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- Foto d'Archivio

Il Partito Democratico di Monza e Brianza torna su uno dei cavalli di battaglia: l’inefficienza del trasporto pubblico in Brianza e la linea del centrodestra che predilige costruire nuove arterie. Il riferimento è a Pedemontana che con le tratte B2 e C è prossima a partire e che con la Tratta D (oggi in variante) sbancherebbe le aree agricole del Parco Pane del Vimercatese. Sul fronte del trasporto pubblico locale invece, sostiene il Pd, la Provincia e il centrodestra non investono abbastanza e rifiutano la condivisione. “Lo scorso 15 dicembre – si legge in una recente nota stampa del Pd Mb – l’Assemblea dell’Agenzia del TPL ha deliberato gli indirizzi per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale per i prossimi anni, definendo uno spacchettamento del territorio della Brianza in diversi lotti di affidamento”.

IL COORDINATORE PROVINCIALE PD SALA SUL TRASPORTO PUBBLICO

Quello che sta accadendo sul tema del trasporto pubblico locale è molto grave secondo Lorenzo Sala, Segretario provinciale del PD, “è un modo di fare che si ripete di continuo su più questioni. Non ci sono scuse: la verità è che la destra non ha una minima idea di come si debba pensare il sistema dei trasporti in Brianza, ritengono il trasporto pubblico locale inutile ed evidentemente l’unica opera che merita attenzione è una nuova autostrada che cancella parchi e verde pubblico”. E ancora: “Come Partito Democratico di Monza Brianza denunciamo con forza la totale mancanza della Provincia e la dormita colossale della Lega e dei suoi alleati su questa questione. Ancora una volta la Brianza viene penalizzata, e questa responsabilità non può che essere addebitata a chi governa la Provincia e alla destra che si dichiara vicina al territorio ma tradisce e abbandona gli amministratori locali”. Il partito accusa il centrodestra di mancato confronto con i Comuni con procedure di gara che partono “senza un minimo intervento di condivisione e confronto con chi conosce i problemi e le necessità e che dovrebbe essere coinvolto nella definizione del servizio”.

VINCENZO DI PAOLO, RESPONSABILE ENTI LOCALI

Sull’argomento è intervenuto anche Vincenzo Di Paolo, Responsabile Enti Locali PD Monza Brianza e Consigliere provinciale del gruppo Brianza Rete Comune: “Già dallo scorso ottobre avevamo sollecitato la Provincia su questo tema, chiedendo un’audizione in Consiglio Provinciale del direttore dell’Agenzia. Di fronte alle nostre richieste e segnalazioni e alla manifestazione delle nostre preoccupazioni era stata data la garanzia di un coinvolgimento dei Comuni, ma non si è saputo più nulla per tutti questi mesi. Sappiamo però che l’Agenzia ha svolto degli incontri con Città Metropolitana di Milano e i Comuni del milanese e che più volte ha sollecitato la Provincia di Monza e Brianza per organizzare momenti di approfondimento con i sindaci”. E poi la richiesta al presidente di attivarsi immediatamente per colmare questo ritardo e coinvolgere i comuni in modo più concreto.

CARLO POLVARA, RESPONSABILE PD PER IL SETTORE TRASPORTO PUBBLICO

Il sistema del trasporto pubblico locale andrebbe completamente rivisto, a partire dalla riforma della legge regionale 6 del 2012 che disciplina il settore dei trasporti. Lo sostiene Carlo Polvara, Responsabile Trasporti del PD Monza Brianza, che aggiunge:  “Che la destra non creda nel trasporto pubblico locale è confermato dalle scelte della Giunta regionale che ha destinato al TPL soltanto la metà di quanto lo Stato ha trasferito alle Regioni per effetto dell’aumento del Fondo nazionale trasporti voluto dal Governo Draghi. Dei 51 milioni di euro stanziati per il 2024, solo la metà viene destinata da Regione Lombardia per il trasporto su gomma. Bisognerebbe percorrere la direzione opposta. L’investimento sul trasporto pubblico non garantisce soltanto il diritto alla mobilità dei cittadini, ma migliorerebbe la qualità della vita e della salute pubblica, riducendo traffico e inquinamento” conclude Polvara.

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