Cronaca

Ilaria Salis, la maestra di Monza, resta in carcere: negati i domiciliari

Il tribunale di Budapest ha respinto la richiesta di passaggio ai domiciliari presentata dai legali di Ilaria Salis, la trentanovenne maestra di Monza, detenuta da 13 mesi in Ungheria

Monza fiaccolata Ilaria Salis
Fiaccolata per Ilaria Salis a Monza - Foto d'Archivio

Il tribunale di Budapest ha respinto la richiesta di passaggio ai domiciliari presentata dai legali di Ilaria Salis, la trentanovenne maestra di Monza, detenuta da 13 mesi in Ungheria. Salis è accusata di aver aggredito due esponenti di estrema destra. Il giudice Jozsef Sós ha dichiarato che “le circostanze non sono cambiate” e ha aggiunto che “esiste sempre il pericolo di fuga”.

La decisione del tribunale conferma quindi che Ilaria Salis dovrà restare in cella.

Le immagini del processo di Ilaria Salis, insegnante monzese diplomata al Liceo Zucchi e militante tra le fila del centro sociale Foa Boccaccio, continuano a far discutere. La 39enne in aula ha fatto di nuovo il suo ingresso scortata. Lucchetti a polsi e caviglie, sguardo spento e un solo accenno di sorriso. Ilaria rischia fino a 24 anni di carcere con l’accusa lesioni aggravate nei confronti di due presunti neonazisti nel corso delle manifestazioni per il “Giorno dell’onore”.

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