Repliche

Consiglio straordinario sullo smog, FDI: “Aria in Lombardia? La migliore degli ultimi 20 anni”

Sul tema dell'inquinamento in Lombardia, a seguito della seduta straordinaria tenutasi il 27 febbraio, arrivano le repliche di Christian Garavaglia, capogruppo Fratelli d'Italia e del consigliere Alessia Villa

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- Foto d'Archivio

Nella riunione straordinaria del Consiglio Regionale della Lombardia, il capogruppo di Fratelli d’Italia, Christian Garavaglia, ha ribadito l’importanza del lavoro svolto dalla regione nella lotta contro lo smog. Contrapponendosi alle critiche dell’opposizione di sinistra e Movimento 5 Stelle, Garavaglia ha affermato: “Il lavoro serio condotto dalla Regione paga, a differenza dei salassi introdotti dal Comune di Milano. La sinistra ha un solo record: quello delle multe. Inoltre la scienza attesta da anni che l’elemento più impattante sono i riscaldamenti domestici, non le auto”.

I dati raccolti indicano che il 2023 è stato l’anno migliore degli ultimi venti anni per quanto riguarda la qualità dell’aria in Lombardia. “Sono i dati, non le chiacchiere, a confermare il buon lavoro di Regione Lombardia e dell’assessore all’Ambiente Giorgio Maione, come peraltro già ribadito dal Presidente Attilio Fontana”, ha affermato Garavaglia.

In particolare, sono stati rispettati i valori limite di concentrazione media annua di PM10, mentre il numero delle stazioni che hanno superato il limite per la media giornaliera è stato più che dimezzato. Anche il PM2.5 ha rispettato i limiti in tutte le stazioni della rete nel 2023.

L’investimento totale della Regione Lombardia per migliorare la qualità dell’aria nel periodo 2018-2022 ammonta a oltre 19 miliardi di euro. Questi investimenti sono stati indirizzati principalmente verso infrastrutture e mobilità, decarbonizzazione ed efficienza energetica, e risorse agricole e forestali.

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LA POLITICA DELLE CHIUSURE DI MILANO, DEL TUTTO IMPRODUTTIVA CONTRO LO SMOG IN LOMBARDIA

“Dopo anni di radicalismo rosso verde, di stop alle auto, di area B ed area C, del record di multe agli automobilisti, le politiche del Comune di Milano e di Beppe Sala sono state del tutto infruttuose – si legge nella nota –  Lo attesta la
scienza: in Italia è particolarmente consistente il ruolo del riscaldamento residenziale nell’inquinamento atmosferico.  Da solo, infatti, è responsabile del 64% della quantità di PM2,5, del 53% di PM10 e del 60% di CO emessi. Ancora una volta sono la scienza ed i numeri a smentire i profeti di sventura dell’ambientalismo. Se si va a guardare la quantità di sostanze inquinanti che viene immessa nell’atmosfera nella nostra regione come in tutta la pianura padana ci si renderà conto che sono in costante diminuzione, come ha detto di recente il Governatore Attilio Fontana.  Ci sono poi dei fattori che esulano dalla nostra possibilità ma che sono determinati dal fatto che purtroppo la pianura padana è una conca all’interno della quale non si crea un ricircolo di aria”.

GRAZIE AL GOVERNO MELONI DEROGA DI 10 ANNI CONCESSA DALL’UE

“Concludiamo ricordando l’importanza dell’accordo provvisorio sulla direttiva dell’aria europea raggiunto dalle istituzioni Ue, che dovrà essere confermato e nel quale si prevede che le zone in cui gli obiettivi ambientali sono più difficilmente raggiungibili per specifiche condizioni climatiche o orografiche, come il bacino padano, avranno la facoltà di
chiedere una deroga di 10 anni per raggiungerli. Una deroga che il governo italiano di Giorgia Meloni è riuscito a ottenere”, aggiunge il consigliere Alessia Villa, “Senza questa deroga, che il governo italiano è riuscito a ottenere, le
conseguenze per le Regioni del bacino padano avrebbero portato alla desertificazione agricola e industriale”.

 

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