Cronaca

Omicidio Giulia Tramontano, l’appello della sorella prima del processo: “Ergastolo, chiediamo giustizia”

A una settimana dall'inizio del processo in Corte d'Assise a Milano per l'omicidio di Giulia Tramontano, sua sorella Chiara ha lanciato un appello sui social per chiedere sostegno e giustizia per la tragica morte della ragazza e del nipote non ancora nato

Senago Giulia Tramontano
Giulia Tramontano - Foto d'Archivio

A una settimana dall’inizio del processo in Corte d’Assise a Milano per l’omicidio di Giulia Tramontano, sua sorella Chiara ha lanciato un appello sui social per chiedere sostegno e giustizia per la tragica morte della ragazza e del nipote non ancora nato. Giulia, incinta al settimo mese, è stata brutalmente assassinata lo scorso 27 maggio a Senago, comune del milanese alle porte della Brianza.
Il presunto assassino, il compagno di Giulia 30enne di professione barman, è accusato di omicidio aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza senza consenso. La sorella di Giulia ha espresso la sua disperazione e ha chiesto il supporto della comunità per gridare giustizia in questo momento difficile.
Ergastolo. Questo è quanto auspica la sorella Chiara. “Ci siamo. Vogliamo sapere di vivere in un paese giusto. Nulla ci restituirà Giulia, ma la giustizia puó alleviare il senso perenne di frustrazione e sconfitta che proviamo dinnanzi alla lapide di mia sorella.
Giustizia per il nipote che non culleremo mai, per la nostra vita distrutta, per i silenzi che accompagneranno ogni Natale, ogni compleanno di Giulia, ogni giorno di festa in cui non saremo più in 5 a tavola.
Giustizia per Giulia, che ha perso la vita, la famiglia e non per ultimo, suo figlio Thiago.
Giustizia per Chiara, che ha perso sua sorella maggiore, guida, spalla e riparo da tempesta
Giustizia per Mario, che a soli 21 anni ha portato sulle spalle la bara di sua sorella e suo nipote ed in silenzio urla strazio e dolore
Giustizia per Loredana e Franco, la cui vita si è fermata quel giorno e che vivono nel solo ricordo della figlia Giulia, che hanno cullato dal primo giorno e cresciuto per 29 anni con amore e dedizione. Oggi sono ergastolani del dolore di fronte alla foto della figlia impressa su un pezzo di marmo”.

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