Sciopero

Agrate, scioperi da gennaio a settembre: i lavoratori della STMicroelectronics incrociano le braccia

Il motivo principale della protesta è il licenziamento di una lavoratrice fragile, appartenente a una categoria protetta, che ha prestato servizio in azienda per circa 24 anni.

stm-sindacalisti-usb-agrate-mb
Sindacati - Foto d'Archivio

Agrate: sciopero alla STMicroelectronics. A partire da oggi, 31 gennaio, fino al 30 settembre 2024, i lavoratori di STM, multinazionale del settore semiconduttori con circa 13.000 dipendenti in Italia, di cui una gran parte impiegati nel sito di Agrate Brianza, sono pronti a una lunga serie di scioperi e azioni di mobilitazione. La decisione di incrociare le braccia, per sette mesi a fasce orarie, è stata dichiarata dai rappresentanti sindacali delle RSU Usb e Uilm.

STMicroelectronics mb

Agrate: sciopero alla STMicroelectronics

Il motivo principale della protesta è il licenziamento di una lavoratrice fragile, appartenente a una categoria protetta, che ha prestato servizio in azienda per circa 24 anni. I sindacati, attraverso un volantino diffuso, hanno annunciato giornate intere di sciopero o blocchi di 30 minuti su ogni turno durante la giornata lavorativa.

La decisione di licenziare la lavoratrice ha scatenato la rabbia dei lavoratori, specialmente perché l’azienda (che la Redazione ha provato a contattare senza ricevere risposta, ndr) ha recentemente ricevuto la certificazione come “Top Employers Italia” per il secondo anno consecutivo. I sindacati accusano la STM di “ipocrisia“, sottolineando che “ha licenziato una lavoratrice che negli ultimi anni ha avuto importanti problemi di salute con una semplice spiegazione: non sappiamo cosa farcene,” dichiara il volantino sindacale.

Il presidio e gli scioperi sono indirizzati a manifestare il dissenso dei lavoratori nei confronti delle politiche aziendali e, in particolare, contro quest’ultimo provvedimento. La situazione potrebbe evolversi nel corso dei prossimi mesi, con il rischio di tensioni crescenti tra i lavoratori e la direzione aziendale.

“Dopo aver perso un ricorso in ATS sulla ricollocazione lavorativa giudicata inadeguata di una collega con gravi problemi di salute, la DA procede al suo licenziamento inventandosi – incurante del ridicolo – che in una realtà di 5000 persone non riesca a trovare un ricollocamento per una persona per di più diplomata” spiegano le sigle sindacali.

Fumagalli marco

Quanto sta accadendo ha smosso anche il fronte politico. Il Movimento 5 Stelle ha interrogato il Ministro Giorgetti. “Prendiamo posizione rispetto all’arroganza delle multinazionali che macinano profitti e poi licenziano dipendenti con idoneità lavorativa limitata e conseguente stato di salute”. Sono le parole del coordinatore monzese dei pentastellati Marco Fumagalli, che sottolinea i risultati economici della società. “In 5 anni la società è passata da una quotazione in Borsa di 14€ a 42€ e pertanto non ci sono problemi finanziari a giustificare il provvedimento. Le azioni della società sono in mano in forma indiretta allo Stato italiano per almeno il 14% e per un altro 14% allo Stato francese, e la società si vanta di gestire le risorse umane in modo responsabile”.

Il senatore pentastellato Bruno Marton ha annunciato il deposito di un’interrogazione rivolta al MEF nella quale interpella il Ministro all’Economia Giorgetti per sapere se abbia intenzione di chiedere spiegazioni alla società e in quale misura intenda tutelare i lavoratori che, per motivi di salute e di età, hanno difficoltà a ricollocarsi ma non sono prossimi alla pensione.  Per il Movimento 5 Stelle deve essere chiaro che “prima del profitto viene la tutela dei posti di lavoro” e i suoi portavoce chiedono al Governo se ritenga di dover modificare il Jobs Act tutelando maggiormente i lavoratori, visto che la rete di protezione che era data dal Reddito di Cittadinanza è stata completamente smantellata.

Lorenzo sala

Solidarietà anche da parte del PD Monza Brianza alla lavoratrice: ” Abbiamo appreso la triste notizia del licenziamento di una dipendente della multinazionale STMicroelectronics di Agrate Brianza. Il licenziamento di una lavoratrice o di un lavoratore è sempre una sconfitta anche sociale e lo è ancor di più se lavoratrice, come in questo caso, ha problemi di salute“, afferma Jenny Arienti (Responsabile Lavoro PD MB).

“Come Partito Democratico di Monza e Brianza esprimiamo la nostra vicinanza alla lavoratrice licenziata perché in una società civile l’umanità e l’attenzione ai bisogni dovrebbero far da guida nell’assunzione di decisioni che, in un momento storico come quello attuale, possono avere conseguenze drammatiche. Auspichiamo che l’azienda, mettendo al centro la solidarietà e la responsabilità sociale, ritorni sui suoi passi e che si trovi una soluzione condivisa”, prosegue il Segretario dem Lorenzo Sala. “Siamo al fianco dei lavoratori che domani sciopereranno per il licenziamento della collega”, concludono.

(in foto – Agrate sciopero STMicroelectronics sindacati)

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
commenta