Cronaca

Cintura intorno al collo e costretta a prostituirsi per soldi e droga: fine di un incubo

Le autorità continuano a incoraggiare le vittime di violenza domestica a denunciare tali crimini per porre fine agli abusi e assicurare che i responsabili siano portati davanti alla giustizia.

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- Foto d'Archivio

Calci, schiaffi e pugni, talvolta una cintura stretta intorno al collo tanto da causarle lesioni documentate in sette accessi al pronto soccorso. E ancora insulti, fino a costringerla, in più occasioni ad avere rapporti sessuali non solo con lui ma anche con estranei. Obbligata a prostituirsi in cambio di soldi o droga. Fine di un incubo per una donna il cui compagno, 37enne italiano, è finito in manette con l’accusa di maltrattamenti, lesioni, violenza sessuale e sfruttamento della prostituzione.

La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano – V Dipartimento, ha arrestato l’uomo in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Milano.

L’orrore delle violenze subite è terminato a giugno 2023 quando la donna, dopo l’ennesima visita al pronto soccorso, ha deciso di denunciare gli abusi subiti durante la convivenza. Le indagini della Squadra Mobile hanno consentito di ricostruire dettagliatamente gli episodi di violenza denunciati dalla vittima, supportati da una documentazione sanitaria dettagliata e da interventi precedenti delle Forze di Polizia presso l’abitazione della ex coppia.

Dopo essere stato accompagnato in Questura, il trentasettenne è stato arrestato in base all’ordinanza emessa dall’A.G. milanese. Al termine delle procedure di rito, è stato condotto nel carcere di San Vittore, mettendo fine all’incubo della donna.

Le autorità continuano a incoraggiare le vittime di violenza domestica a denunciare tali crimini per porre fine agli abusi e assicurare che i responsabili siano portati davanti alla giustizia.

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