A Monza si è assistito alla rivincita Toyota post Le Mans. I nipponici, dopo aver siglato la pole position, hanno vinto le 6 ore di corsa con la vettura #7 guidata da Kamui Kobayashi, Mike Conway e José María López.
La Toyota ha messo a frutto la sua esperienza tenendo a distanza i rivali: la Ferrari 499P #50 di Antonio Fuoco ha infatti concluso seconda a +16”130 (199 giri), mentre la Peugeot 9×8 con Di Resta al terzo posto ha ottenuto il suo primo podio della storia con 1’18.179 di distacco.
La FIA WEC dichiara che 65 mila tifosi sono stati sulle tribune del Tempio della Velocità durante questo fine settimana, da venerdì a domenica. Numeri da record per la 6 Ore di Monza 2023, con i tifosi italiani che non hanno risparmiato gli applausi per i giapponesi: questo è motorsport.
WEC, rivincita Toyota e amarezza Ferrari
Toyota ha così rimediato all’amaro epilogo della 24H di Le Mans in una gara che vede tre diversi costruttori sul podio. Si tratta di un piccolo antipasto di quello che potrebbe essere l’anno prossimo con l’ingresso nella categoria di Lamborghini, Isotta Fraschini, BMW ed Alpine.
“Dopo una Le Mans difficile questa vittoria è una liberazione” spiega José María López. Non sarà dello stesso giudizio la Ferrari #51: chiude infatti in sesta posizione a un giro di distacco. E’ stata una gara molto amara per l’equipaggio di Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado. Alla partenza Giovinazzi è stato infatti tamponato dalla Toyota #8 di Buemi, sprofondando in dodicesima posizione.
Nonostante la cavalcata vincente della Toyota #7, non è comunque mancato il tipico cuore rosso Ferrari sotto al podio. A rendere ancora più emozionante l’atmosfera ha contribuito la presenza della Marina Militare Italiana e dei sui con elicotteri dell’Aviazione Navale, personale Brigata Marina San Marco e Centro Mobile Informativo, i quali hanno sorvolato il circuito.
WEC, fuori dal podio
Dopo la carambola alla prima variante con la Ferrari 499P #51 e poi un altro incidente all’Ascari con l’Aston Martin GTE #777, la Toyota #8 ha raggiunto il quarto posto nonostante le penalità: 10 secondi per il primo contatto e un minuto per il secondo. Protagonista di entrambi gli episodi è stato Sébastien Buemi.
Al quinto posto conclude la Porsche Penske Motorsport #5: non è riuscita a difendersi nelle fasi finali dall’arrembante Hartley su Toyota, ma ha impedito alla sesta classificata Ferrari 499P #51 concludere un sorpasso.
Sempre la squadra Porsche Penske Motorsport ottiene la settima piazza con la #6, mentre la Glickenhaus #708 , la Hertz Team Jota #38 e la Cadillac #2 concludono rispettivamente ottavi, noni e decimi.
Se una Peugeot è sul podio, la #94 è solo undicesima. La vettura a causa di problemi tecnici è rimasta ferma in garage diversi minuti, scivolando anche in ultima posizione.
Chiude la classifica la Vanwall #4, mentre la Porsche di Proton Competition guidata da Tincknell accusa dei problemi che portano al ritiro.
Foto di Luca Colnago
commenta