Politica

Nuovi parcheggi a pagamento a Monza, FdI attacca la Giunta: “Colpiscono i più deboli”

Ad attaccare la scelta della Giunta Pilotto di rendere tutti i parcheggi del centro a pagamento dal 1 agosto anche la sezione monzese di Fratelli d'Italia che ha definito la delibera come un "fare cassa a discapito delle fasce della popolazione più deboli" e ha annunciato una raccolta firme.

Fratelli d'Italia Monza parcheggi opposizione
Da sinistra il Capogruppo FdI Andrea Arbizzoni, Andrea Mangano, segretario FdI Monza, Alessandro Taddei, respondabile Gioventù Nazionale e il consigliere Marco Monguzzi

A partire dall’1 agosto tutti i parcheggi del centro storico saranno a pagamento, cosa che in futuro coinvolgerà oltre al centro altre sette zone per un totale previsto di circa tremila parcheggi blu (a pagamento). E non sono mancate le polemiche in questi giorni da parte dell’opposizione di centrodestra ma non solo, a dimostrare che il tema scatena comune indignazione tra i consiglieri di minoranza, senza distinzione di colore. Anche Fratelli d’Italia non ha tardato a dire la sua, prima in Consiglio comunale e poi in conferenza stampa, nella mattinata di lunedì 10 luglio.

La scelta dell’Amministrazione guidata da Paolo Pilotto, come spiegato in una conferenza stampa indetta in Comune qualche giorno fa, ha come obbiettivi quello di incentivare una “mobilità sostenibile“, agevolare i residenti eliminando i “privilegi” dettati solo da “chi primo arriva meglio alloggia” ma anche di utilizzare gli introiti che deriveranno da questo provvedimento per finanziare più stalli per i disabili, più parcheggi per la ricarica delle auto elettriche, più piste ciclabili e per migliorare la sicurezza dei parcheggi sotterranei decisamente sotto utilizzati.

Motivazioni che però non hanno convinto le opposizioni, e in particolare Fratelli d’Italia che ha annunciato, oltre a una dura opposizione in Consiglio, una raccolta firme già a partire da martedì 11 settembre e che il 22 luglio sarà accompagnata anche da un gazebo in città.

“Si tratta di un’iniziativa che va assolutamente contro l’interesse dei cittadini – ha commentato Andrea Mangano, segretario FdI Monza. “Noi non siamo una città come Milano e abbiamo dei grossi problemi inerenti i parcheggi nei vari quartieri. Questo stravolgimento porterà disagi specialmente nella fascia della popolazione più debole, persone con redditi bassi ma non solo. Ho letto dichiarazioni fatte da questa Amministrazione che parlano di innovazione, di evoluzione logica della viabilità, ma onestamente non vedo nè innovazione nè evoluzione logica, vedo semplicemente un sistema vessatorio che vuole andare ulteriormente a colpire le tasche dei cittadini. Contiamo di portare in Consiglio comunale migliaia di firme di cittadini contrari”.

“Questa decisione dell’Amministrazione piove come un fulmine a ciel sereno – ha dichiarato Andrea Arbizzoni, Capogruppo FdI Monza presente in conferenza stampa insieme al consigliere Marco Monguzzi e a Alessandro Taddei, responsabile Gioventù Nazionale di FdI Monza Brianza. “Monza non dispone di linee di superfice efficienti, ramificate e con prolungate fasce orarie come Milano. Questa delibera andrà a colpire chi per ragioni di lavoro deve recarsi a Monza e non può fare a meno dell’auto. Si parla tanto di usare la bicicletta, ma in primis non si tratta di uno strumento che può essere usato da tutti e in tutti i periodi dell’anno, e in secondo luogo non è sempre sicuro usarla, mancano le ciclabili e alcune strade, come ad esempio via Lecco, non sono sicure per un ciclista a causa del traffico e degli spazi”.

E ha aggiunto: “L’idea sembra quella di scimmiottare Milano, ma il sindaco Sala amministra una città di respiro internazionale con otto linee metropolitane, e un’efficiente e variegata rete di mezzi di superficie. A Monza bisognerebbe prima affrontare il discorso delle linee di superficie. Invece in questo modo a pagare è il cittadino meno abbiente che sarà comunque costretto a prendere l’auto, perchè non potrà farne a meno. Alla fine non si risolverà il problema dell’inquinamento nè quello di decongestionare il traffico in una città in cui questa problematica è critica”.

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