Pugni, schiaffi, calci, violenze sessuali, diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti, per giungere addirittura alla tortura e al sequestro di persona.Un uomo di 48 anni è finito in carcere con la pesante accusa di maltrattamenti nei confronti della ex compagna. Sabato 3 giugno, a Monza, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Monza e Brianza hanno eseguito il provvedimento di custodia cautelare nei confronti dell’uomo, già noto alle forze dell’Ordine, perchè destinatario di una precedente condanna, negli anni passati, per le sue condotte violente nei confronti della ex moglie. Maltrattamenti, lesioni e minacce continue avevano portato il 48enne a finire agli arresti domiciliari presso l’abitazione di alcuni parenti che lo ospitavano.
Separatosi dalla consorte, poi, nel 2021, aveva intrapreso una nuova relazione con un’altra donna. Stesso copione: anche lei sarebbe stata costretta a subire le sue angherie. La donna stremata, e dopo essere finita in ospedale, aveva trovato la forza di denunciare. Arresto in flagranza di reato, una volta sottoposto agli arresti domiciliari, l’uomo era riuscito a convincere la sua vittima a tornare con lui e dargli un’altra opportunità, ma sistematicamente sarebbe ricominciate le violenze, le aggressioni e le minacce facendo ripiombare la donna in quell’inferno che aveva già conosciuto.
Monza, un arresto: violenze, torture e video sessuali
“In un quadro quindi di allarmante escalation delle condotte violente, nonostante il maltrattante si trovasse già in un regime restrittivo della libertà personale, che non aveva portato ad alcuna revisione critica sulle proprie condotte aggressive, l’uomo non si era assolutamente fatto alcuna remora nel proseguire con i maltrattamenti preannunciando e minacciando la vittima che, appena terminati gli arresti domiciliari, sarebbe andato a cercarla per staccarle i denti ed abusarla in mezzo alla strada” spiegano dalla Questura di Monza e Brianza.
Infatti i poliziotti, a seguito dell’ennesima denuncia a carico del 48enne, hanno attivato la procedura del “Codice Rosso”, ed approssimandosi la data del 6 giugno, giorno in cui avrebbe terminato la misura degli arresti domiciliari, per evitare che dalle parole potesse passare ai fatti, la Procura della Repubblica di Monza sabato 3 giugno ha richiesto la custodia cautelare in carcere.
Ora si trova nella casa circondariale di Monza.
(in foto: polizia monza arresto violenze torture video sessuali)
commenta