“Bimbo vaccinato, morto o malato”: questa la scritta choc apparsa la scorsa settimana sul muro dell’asilo di Arcore. Oltre alle parole impresse a caratteri cubitali con la vernice rossa, è stato riprodotto il simbolo della doppia V cerchiata, logo apparso in altre azioni simili, sempre contro la vaccinazione anti Covid. Il sindaco Maurizio Bono, che ha provveduto a sporgere denuncia contro ignoti, si è subito attivato per farle rimuovere.
“Il diritto di esprimere il proprio pensiero è sacrosanto però ci sono i modi appropriati per farlo. Ma chi ha scelto di farlo in questo modo ha sbagliato modo, tempo e luogo. La scuola è un luogo da tutelare, dove in bambini devono recarsi con gioia e serenità e, anche per chi non sa ancora leggere, quella scritta è inquietante. E’ un gesto da contestare e da punire, dal punto di vista morale deprecabile data la sacralità del luogo dove è stato compiuto” aveva commentato Bono.
Sempre nel comune brianzolo, lo scorso 19 febbraio, era stato compiuto un altro atto vandalico ma presso la sede Cgil. La scritta in vernice rossa “sindacati nazisti” era apparsa sulla vetrata in Largo Arienti. La notizia è stata subito trasmessa a carabinieri locali e al sindaco. Il giorno dopo la Cgil ha diramato un comunicato di condanna dell’episodio e un appello all’unità di tutte le realtà democratiche. Sotto accusa non meglio precisate organizzazioni no vax che potrebbero essere alla base dell’episodio arcorese.
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