Monza. Si è fatto tutto quello che si poteva o forse qualcosa è stato lasciato per strada? Di sicuro si sperava che il Monza fosse maggiormente in grado di contrastare la Lazio. Che, invece, da seconda in classifica, distanziata nettamente dal Napoli capolista, ha dimostrato di avere qualità e velocità sufficienti per conquistare meritatamente una vittoria che non è sembrata mai realmente in discussione.
Gli ospiti, infatti, hanno segnato una rete per tempo. Dopo pochi minuti è stato Pedro a sfruttare una dormita della difesa del Monza per portare in avanti la squadra di Sarri. Ad inizio ripresa, poi, Milinkovic-Savic con una splendida punizione ha messo il risultato al sicuro. Nel mezzo e dopo i biancorossi ci hanno provato, hanno anche creato qualche occasione, ma Petagna e nel finale Gytkjaer sono stati imprecisi.
La sconfitta casalinga, che segue quella subita dal Milan, non mette in discussione la classifica dei ragazzi di Palladino. Che, però, a partire dal match della vigilia di Pasqua ad Udine, deve trovare in fretta i tasti giusti per impedire che il Monza si condanni ad una finale di campionato destinato alla salvezza, ma poco divertente.
LA CRONACA
In un’atmosfera dalle grandi occasioni, con un sole sferzato da qualche colpo di vento e il record assoluto di spettatori, 14.539, superiori a quelli che nella stagione 1988/89 vennero a vedere Monza-Genoa, le formazioni che incominciano la partita riservano qualche sorpresa su entrambi i fronti rispetto alla vigilia.
Tra i brianzoli c’è Donati in difesa, Rovella rientra a centrocampo, mentre è Sensi ad agire insieme a Caprari, scuola Roma, alle spalle di Petagna. Tra i biancocelesti Immobile, annunciato titolare, parte invece dalla panchina. A comporre il tridente offensivo insieme a Zaccagni, che sarà il migliore dei suoi e Felipe Anderson, c’è Pedro. Spazio sin dall’inizio anche per Milinkovic-Savic e Luis Alberto.
Pronti, via e la Lazio mostra subito di voler fare sul serio. Pressing alto per non far ragionare la manovra del Monza, velocità della manovra in fase di costruzione. Così Pedro, dopo aver fallito dal limite dell’area l’occasione creata da Luis Alberto, la seconda volta non fallisce. Siamo al 13′: su un cross di Zaccagni all’apparenza innocuo, vanno a vuoto i difensori biancorossi, Rovella non allontana e Pedro, libero in area, questa volta non perdona!
Zaccagni cerca il raddoppio, ma Di Gregorio è attento sul primo palo. Si vede anche il Monza, che riesce a trovare spazio soprattutto sulla destra, dove Ciurria fa le cose migliori tra i biancorossi. Come al 18′ quando, dopo un grande aggancio, effettua un cross da destra per il colpo di testa di Sensi, che termina sull’esterno della rete!
La Lazio non si scompone più di tanto, Luis Alberto manda sul fondo da ottima posizione. Ora, però, la partita è più equilibrata. Al 33′ arriva la chance più grande per il Monza: cross ancora di Ciurria, Petagna colpisce di testa sotto misura, ma è centrale e Provedel è reattivo nella deviazione in corner!
Poco dopo Rovella si libera bene, ma non inquadra la porta. Il primo tempo si chiude con la Lazio ancora in avanti. Luis Alberto preferisce la precisione alla forza e ancora una volta non riesce ad impegnare Di Gregorio.
LA RIPRESA
Palladino, come del resto Sarri, non cambia nulla nell’intervallo. Evidentemente entrambi sono soddisfatti di quanto visto nel primo tempo. Nei primi minuti del secondo tempo più che giocare a calcio, si gioca a calci. L’arbitro Marcenaro, che non aveva praticamente fischiato nella prima frazione di gioco, ammonisce in un amen Ciurria, Caprari, che sarà squalificato, Marlon e Donati.
Quest’ultimo giallo darà il là alla seconda rete della Lazio. Milinkovic-Savic, infatti, disegna una parabola perfetta direttamente da calcio di punizione, Di Gregorio non può arrivarci! Siamo al 56′ e la partita praticamente finisce qui. Comincia poco dopo la girandola dei cambi, ma non incidono più di tanto né sul risultato né sull’andamento del match.
Nel Monza Antov, Dany Mota e Colpani, nella Lazio ritorna Immobile, che rientra dopo un lungo infortunio e riceve l’applauso di tutto l’U-Power Stadium. Tra gli ingressi che si susseguono trova spazio anche Gytkjaer, che nel finale dimostra di non essere in un periodo di grande forma. Il danese, infatti, beniamino della curva Pieri, manda la palla altissima dopo la corta respinta di Provedel sul tiro dalla distanza di Barberis.
Poco dopo l’ennesima fuga di Zaccagni, immarcabile anche per Antov, che impegna Di Gregorio sul primo palo, chiude il match. Per il Monza una sconfitta che, a differenza dell’1-0 subito a Roma, lascia poco spazio al rammarico. Il campionato, però, ha ancora qualche giornata da raccontare. C’è da onorare la permanenza in serie A fino in fondo.
Le foto sono di Marco Brioschi
Marcatori: 13′ Pedro (L), 56′ Milinkovic-Savic (L)
MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio; Donati, Pablo Marì, Marlon (59′ Antov); Ciurria, Rovella (59′ Colpani), Machin (80′ Barberis), Carlos Augusto; Caprari (71′ Gytkjaer), Sensi; Petagna (59′ Dany Mota). A disp. Cragno, Sorrentino, Ranocchia, Valoti, Birindelli, D’Alessandro, Carboni, Vignato. All. Palladino.
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari (83′ Pellegrini), Casale, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic-Savic, Cataldi (71′ Vecino), Luis Alberto (71′ Basic); Pedro (65′ Immobile), Felipe Anderson, Zaccagni. A disp. Maximiano, Adamonis, Patric, Marcos Antonio, Cancellieri, Romero, Radu, Bertini. All: Sarri.
Arbitro: Matteo Marcenaro (Genova)
Ammoniti: Ciurria (M), Caprari (M), Marlon (M), Donati (M), Zaccagni (L), Sensi (M), F. Anderson (L)
Note: Tempo sereno, terreno in buone condizioni. Spettatori 14.539 (2.197 settore ospiti), 332.345, 46 euro di incasso.
Recupero: 0′ pt, 4′ st
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