L'intervista

Con il secondo mandato di Angela Mondellini, ecco le nuove sfide della Cgil Monza e Brianza

La Segretaria generale, appena riconfermata, ci racconta il bilancio dei suoi primi 4 anni alla guida del sindacato e ci spiega quali sono gli obiettivi principali del prossimo futuro.

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Monza. Una conferma che ha il sapore della novità. Perché il secondo mandato di Angela Mondellini alla guida della Cgil di Monza e Brianza, che è stato da poco sancito da due giorni molto intensi di Congresso, potrebbe e dovrebbe essere il primo non segnato pesantemente dalle quotidiane limitazioni del Covid-19 e dalle conseguenze della pandemia sull’economia e sugli scambi commerciali anche del nostro territorio.

Anche per questo la Mondellini, che è Segretaria generale della Cgil di Monza e Brianza dal 2018 dopo una lunga esperienza sindacale al seguito di importanti crisi aziendali del nostro territorio e nel Comitato centrale della Fiom nazionale, guarda ai prossimi 4 anni del suo mandato come ad un intenso periodo di sfide e cambiamenti capaci di incidere sul mercato del lavoro, sull’occupazione e sul modo di produrre.

Alcuni di questi aspetti, in buona parte da valutare nella loro evoluzione, secondo la numero uno di via Premuda a Monza, devono obbligatoriamente essere protagonisti di nuovi scenari. Anche sulla base di fattori ormai imprenscindibili. Dall’ecologia all’innovazione tecnologica, fino ad una rafforzata cura dello Stato sociale.

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L’INTERVISTA

Da pochi giorni è iniziato il suo secondo mandato da Segretaria generale della Cgil di Monza e Brianza. Quale il suo bilancio dei primi quattro anni alla guida del principale sindacato del nostro territorio?

Sono stati quattro anni particolarmente difficili. Sono stata eletta alla fine del 2018 e circa un anno dopo è scoppiato il Covid-19. Per forza di cose anche la nostra attività sindacale è stata pesantemente condizionata da questo evento eccezionale che, speriamo, non torni più. La pandemia ha portato per mesi all’interruzione delle attività industriali e commerciali e ad una crisi economica che è ancora ben presente e sta trasformando il nostro tessuto produttivo.

La Cgil di Monza e Brianza, che ho l’onore di guidare, ha partecipato e continua a farlo alla discussione sulle novità, le innovazioni e le vertenze che sono protagoniste anche del nostro territorio.

Quattro anni, soprattutto gli ultimi, sono un periodo piuttosto lungo ed intenso. Se dovesse però sintetizzarli in maniera radicale, qual è la cosa che la rende più soddisfatta e quale meno?

Sicuramente l’aspetto del mio primo mandato che mi rende più felice è che la Cgil di Monza e Brianza ha saputo costruire un sistema di integrazione delle diverse categorie sindacali e dei servizi, che la sta rendendo sempre più forte e capace di rispondere a 360 gradi ai problemi dei lavoratori e delle lavoratrici, dei pensionati e delle pensionate e, più in generale, dei cittadini e delle cittadine.

Quello, invece, che mi rende meno soddisfatta è senza dubbio il capitolo vertenze aziendali. Ne abbiamo tante sul nostro territorio ancora irrisolte. Avremmo voluto riuscire a fare di più.

Mondellini - Laini-Cgil-Monza-Brianza (Copia)
Angela Mondellini con il suo predecessore, Maurizio Laini

Veniamo al suo secondo mandato da Segretaria generale. Quali sono le sfide principali che vede di fronte da qui ai prossimi quattro anni?

Per dare le giuste risposte alle esigenze che la realtà ci impone, non potremo esimerci dai cambiamenti necessari che abbiamo già davanti e andranno a modificare degli equilibri all’apparenza consolidati.

Mi riferisco, in particolare, a tre cambiamenti: quello ecologico, che non deve essere più rimandato se, come è evidente a tutti, a Natale avevamo 12 gradi; quello tecnologico dell’intelligenza artificiale e della grande potenza di calcolo delle macchine produttive e, non ultimo, quello di uno Stato sociale che registra una contrazione sempre più evidente del perimetro pubblico della sanità e della scuola e rende sempre più impellenti interventi decisi per tutelare le crescenti fragilità.

Da questi macro-argomenti alla sua sfera personale. Nei prossimi 4 anni qual è l’obiettivo principale di Angela Mondellini da Segretaria generale della Cgil di Monza e Brianza?

Invecchiare bene (ride). A parte gli scherzi, mi piacerebbe continuare sulla strada che abbiamo già intrapreso della formazione per il ricambio generazionale nel nostro sindacato. A partire dai gruppi dirigenti. L’ingresso nella segreteria confederale di Matteo Moretti, segretario generale della Filcams territoriale, che ha preso il posto di Franco Stasi, andato in pensione, va proprio in questa direzione.

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Un tema a lei molto caro è quello dell’unità sindacale come elemento di forza per incidere sulle questioni socio-economiche più importanti. Quanto conterà questo elemento nel prossimo futuro?

Io sono convinta che le singole sigle sindacale possono anche legittimamente fare iniziative o proposte distinte, ma il sindacato, proprio dal significato  della parola, o è unito o semplicemente non è. Per questo credo sia importante una spinta che parta anche dal nostro territorio perché si facciano e si portino avanti battaglie comuni.

 

 

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