Animali

Circo con animali in Brianza: tra luci e ombre l’opinione dei cittadini e il disegno di legge


Circo a Bovisio Masciago. Torna il desueto appuntamento annuale con l’attività circense, quest’anno a firma Busnelli. Dal 22 dicembre al 15 gennaio via Nazionale dei Giovi si tinge di luci e di spettacoli. Nella grande piazza fieristica tra la Sp44 e via F.lli Cervi, campeggia la scritta “Benvenuti, Show time”. Equilibristi, giocolieri e danzatrici saranno i principali protagonisti. Mentre gli animali fanno anche loro parte delle attrazioni.

Generico dicembre 2022

Il tema degli animali impiegati negli spettacoli circensi è uno dei cavalli di battaglia degli animalisti che da sempre ne chiedono il divieto. Chi li utilizza, come David Busnelli a Bovisio, sostiene che gli animali, dagli elefanti, ai cammelli, e ai cavalli, vengano rispettati e trattati nel miglior modo possibile. “Le proteste ci sono sempre state – commenta Busnelli, titolare dell’attività -, ma ci tengo a precisare che sono tutti animali nati in cattività. Ad esempio, il nostro elefante, Bambi, è con noi da 50 anni e ed è uno di famiglia. Inoltre – conclude – siamo sottoposti a molti controlli da parte dell’Asl, da parte della Forestale nonché dai veterinari ad ogni spostamento che facciamo. È perciò nostro interesse trattare al meglio gli animali che sono con noi, altrimenti ci farebbero chiudere l’attività“.

Rimane però aperta una questione morale, cara agli animalisti e in generale sentita da molti cittadini: gli animali nati cattività nascono da genitori che sono stati portati via dal loro habitat naturale. Oltretutto un animale selvatico non ha nessuna ragione di vivere ed essere impiegato all’interno di un circo, così come in uno zoo.

Elefante, savana

LA LEGGE VARATA DAL GOVERNO:

Al di là del singolo caso di Bovisio Masciago quella degli animali utilizzati nel circo dovrebbe rappresentare più una presa di coscienza, che un fattore di sensibilità. Il “no” allo sfruttamento degli animali, dopo aver più volte bussato alle porte di palazzo Chigi è arrivato a palazzo Montecitorio: lo scorso luglio 2022 la Camera – tramite la legge delega – ha decretato il suo mai più allo sfruttamento degli animali nei circhi e negli spettacoli itineranti, in attesa del decreto attuativo che entro 9 mesi condurrà al graduale superamento di questa pratica.

I circhi per questo avranno vita breve? No di certo, verrà solo impedito lo sfruttamento degli animali: e di fatto, quello che per alcune persone può essere visto come un pomeriggio in famiglia all’insegna del divertimento, secondo i difensori degli animali per gli animali impiegati negli spettacoli significa una vita di privazioni e maltrattamenti, lontani dal loro habitat naturale.

Si tratta insomma di un passo importante, per il nostro Paese, che si allinea ad altri 50 Stati di cui 18 all’interno dell’Unione Europea: gli oltre 2.000 animali utilizzati dalle attività circensi potranno trovare una nuova vita e magari essere reinseriti nel loro ambiente naturale o in riserve controllate e protette dai bracconieri.

Generico dicembre 2022

UN CIRCO SENZA ANIMALI: RECUPERARE IL RAPPORTO TRA UOMO E NATURA

Facendo un piccolo quanto diverso passo indietro, quanto stabilito lo scorso luglio si inserisce nel solco di quanto ha stabilito un Disegno di legge del Senato, nel corso del 2018. Un Disegno di legge a prima firma Gabriella Giammanco (FI) e sottoscritto anche da Pd e M5s, in cui all’Art. 3 viene espletato come “a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono vietati alle imprese di spettacolo viaggiante, ivi compresi le mostre itineranti e i circhi, ogni ulteriore acquisizione di animali nonché la detenzione e l’utilizzo degli stessi, fatte salve le procedure di dismissione di cui al comma 2”. 

“Da molti anni – cita nel suo testo la Senatrice – lo spettacolo circense è messo sotto accusa dalla crescente sensibilità dei cittadini nei confronti dei diritti degli animali, sensibilità divenuta ormai una vera e propria acquisizione culturale che sta conducendo il circo italiano verso un inesorabile declino”. E ancora a conclusione: “I bambini possono anche trovare divertente un animale costretto a esercizi innaturali per la sua specie, ma sicuramente non ne trarranno alcun beneficio, né sotto l’aspetto pedagogico né per quanto riguarda lo sviluppo della propria sensibilità. Il circo senza animali non solo è possibile, ma è necessario per recuperare un rapporto tra uomo e natura, tra bambini e animali”.

(Qui il DDL S, 263 – Norme per la dismissione dell’uso di animali da parte dei circhi e per il sostegno dello spettacolo circense contemporaneo).

VOX POPULI:

Si tratta di un passo, quello della Legge delega e del DDL, che si allinea con il sentire di molti cittadini, che criticano lo sfruttamento degli animali nei circhi.

Un primo riscontro, in tal senso, arriva da alcuni cittadini che hanno commentato un post Facebook inerente al circo di Bovisio Masciago. Il popolo social si è diviso tra chi non ci vede nulla di male e ritiene l’uso degli animali nei circhi educativo per i bambini e tra chi invece lo ritiene diseducativo.

Marika C. ad esempio, esordisce chiedendosi: “Come ci si può divertire privando altri esseri viventi della libertà. Purtroppo però finché ci sarà ancora gente che accetta il maltrattamento sugli animali (dietro le quinte… ovviamente!), ci saranno tantissimi animali costretti a vivere in queste condizioni. Si dice tanto che dobbiamo modernizzarci, ma in questo caso quando accadrà?”.

Dal canto suo V. P. controbatte asserendo: “Io ho un bellissimo ricordo del circo, quando ero piccola e la cosa più bella erano gli animali. Libertà? Sono nati in cattività, cosa è giusto e libero in questo mondo ormai?”.

Alina M. rimbecca invece a V.P. rispondendo: “Ho vissuto e lavorato in Africa, mi viene da star male a vedere il circo con gli animali. Un elefante non sta bene in Italia e non si può vedere una cosa simile nel 2022. Bisognerebbe scrivere al sindaco ed indignarsi per la sua sensibilità mancante”.

La discussione è quindi continuata con diversi botta e risposta. E mentre diversi cittadini hanno espresso il loro disappunto, altri hanno esternato il loro favore. Tra questi Giuseppina. S. la quale ha sostenuto che bisognerebbe guardare all’uso che si fa degli animali, più che al come vengono trattati: “Se l’animale – spiega – viene rispettato nel suo essere e quindi vive in un ambiente pulito, nutrito come si deve e viene seguito da un veterinario, anche se lavora per il divertimento o la conoscenza di un bambino che non ha mai visto nemmeno una gallina o un pulcino vivo ,vedere un leone o una tigre, può accentuare il suo rispetto per la natura”.

“Lei insegna – controbatte Alina m. – il rispetto per gli animali ai suoi figli portandoli al circo e agli zoo dove “divertono” i bambini grazie a coercizioni? Bell’esempio, a me la sua risposta pare solo un tentativo di giustificare le sue azioni”.

Dello stesso avviso è Giovanna. M la quale scrive: “Non ho mai capito cosa ci sia di bello e di divertente nel vedere un animale in gabbia o usato per divertire il pubblico. So che in alcuni Stati i circhi sono vietati: dovrebbe essere così anche in Italia”. Stessa cosa per Cinzia P. che rivolgendosi ai genitori scrive: “Perché non portate i vostri figli al cinema a vedere un cartone animato? È sicuramente più educativo”.

LAV ONLUS:

Dall’associazione LAV viene espressa ampia soddisfazione per la Legge che si spera verrà attuata nel più breve tempo possibile. “Finalmente – ha dichiarato Andrea Casini responsabile LAV animali esotici – dopo molti anni di manifestazioni e petizioni anche in Italia non si potranno più utilizzare gli animali nei circhi e in spettacoli viaggianti, come già succede in oltre 50 Paesi nel mondo. Ci auspicavamo – conclude – uno stop immediato, ma questo graduale superamento darà la possibilità alle aziende circensi di adeguarsi e convertirsi verso uno spettacolo libero da ogni sofferenza”.

PALAZZO PIRELLI:

Palazzo-Pirelli-Regione-Lombardia-Consiglio-mb

Da palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale della Lombardia il consigliere Luigi Piccirillo si è dimostrato particolarmente sensibile alla tematica. In due occasioni distinte ha cercato di indirizzare la Giunta Fontana. La prima volta con una mozione (Mozione 294 – Superamento dell’utilizzo di animali nello svolgimento delle attività circensi ndr) nel cui testo il Consigliere impegnava la Giunta “ad adottare tutte le misure necessarie a evitare l’utilizzo di specie animali nei circhi, disincentivando lo svolgimento di attività circensi che ricorrano a simili pratiche di sfruttamento”.

Generico dicembre 2022

Altresì il testo della mozione voleva impegnare la Giunta lombarda a presentare una proposta di legge alle Camere, recante “Delega al Governo per la revisione delle disposizioni nei settori delle attività circensi e degli spettacoli viaggianti, specificatamente finalizzata al graduale superamento dell’utilizzo degli animali nello svolgimento degli stessi”. Con 36 voti negativi e 22 positivi, l’atto è stato respinto.

Un anno dopo, in occasione della discussione sul testo di riforma sanitaria (L.R. 22 del dicembre 2021), il consigliere Piccirillo ha depositato un emendamento sullo stesso tema. “Il mio obiettivo – spiega –  riferendomi alla legge di riordino del settore dello spettacolo in vigore da anni, la quale prevede il graduale superamento degli animali nel circo, è stato quello di richiamare l’attenzione di Regione affinché indirizzasse i Comuni ad adottare appositi regolamenti per vietare anche la sosta a tutti quei soggetti che esibiscono gli animali in circhi o spettacoli vaganti.

Anche in questa occasione – conclude – mi è spiaciuto constatare la miopia della Giunta su un tema così importante e sentito. Adesso, mi auguro che il nuovo Governo, a guida Meloni, abbia la sensibilità di attuare il decreto in modo solerte cosicché, assieme alle tante istanze dei  cittadini, lo sfruttamento degli animali possa aver termine anche nel nostro Paese”.

 

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