Capodanno

Benessere animale: l’appello corale dei sindaci, per un Capodanno botti-free

Dalle associazioni animaliste ai Comuni: l'invito a rinunciare a petardi e fuochi è trasversale. ma spesso inascoltato.

Purè in ufficio canile-FB--3410

Torna puntuale l’appello delle istituzioni alla cittadinanza perché il Capodanno, quest’anno, sia botti-free. Tra le ragioni dell’invito, la tortura che petardi e fuochi artificiali costituiscono per gli animali, ma anche i rischi per l’incolumità delle persone.
In prima linea nella battaglia civica c’è Enpa Monza e Brianza che si allinea alle iniziative della direzione nazionale. L’ente protezione animali ha infatti scritto al presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), per chiedere ai sindaci di emanare ordinanze che vietino l’utilizzo e la vendita di articoli pirotecnici rumorosi, assicurando inoltre la loro effettiva attuazione.

ENPA MONZA E BRIANZA

“Se per le persone esistono statistiche certe da fonti ospedaliere – si legge in un comunicato della sezione monzese – per gli animali non esistono numeri, ma si possono stimare in decine di migliaia gli animali domestici che muoiono e che scappano; i selvatici che si feriscono; gli uccelli che, disorientati e impauriti, vanno a sbattere contro muri o tralicci dell’alta tensione”.
Invito anche alle forze dell’ordine “a vigilare sui canali di vendita ed essere implacabili laddove dovessero essere scoperti produttori e venditori di botti illegali”. Per una serie di ragioni tecniche, i sindaci difficilmente firmano le ordinanze.

I SINDACI

IL sindaco di Seveso Alessia Borroni ha spiegato così, ai suoi cittadini, le ragioni: “La firma dell’ordinanza mi fa affrontare due problemi. Uno prettamente giurisprudenziale e uno per opportunità. C’è una recente – risale a settembre – sentenza del Tar della Lombardia che ha bocciato la norma con la quale il Comune di Milano vietava botti e fuochi d’artificio. I giudici regionali hanno sottolineato come questa sia una questione di cui si dovrebbe occupare lo Stato e non i Comuni. Ciò di fatto invalida ogni ordinanza che vieti ai cittadini di acquistare e sparare fuochi d’artificio e quant’altro”. Non ha tuttavia mancato di fare appello alle scelte individuali: “Ordinanza sì, ordinanza no, divieto sì o divieto no, posso solo rivolgermi a voi tutti con un appello al senso di responsabilità delle persone e dei cittadini di Seveso in particolare”. Linea sposata da molti colleghi. Il Comune di Lissone ha rivolto ai suoi cittadini lo stesso appello e ha pubblicato sul sito web istituzionale il decalogo formulato dall’Oipa con le nuove norme per proteggere i propri animali durante i pirotecnici festeggiamenti di San Silvestro. L’invito a Giussano è arrivato una settimana fa con le parole del sindaco Marco Citterio e per Villasanta la raccomandazione su social e sito istituzionali a ridosso di Capodanno è ormai una tradizione. Tutto mentre l’arrivo nelle città brianzole di carovane circensi con gli animali al seguito solleva pesanti polemiche tra gli animalisti e richieste ai Comuni di prendere una posizione ferma e contraria.

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