L'azione dei comuni

Nel processo contro Asfalti Brianza i Comuni di Agrate, Concorezzo e Monza si costituiscono parte civile

Un nuovo tassello nella storia dell'azienda Asfalti Brianza. "Siamo orgogliosi di aver fatto la nostra parte a tutela della salute dei cittadini", commentano i comitati cittadini.

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È giusto così. Diversamente sarebbe stato gravissimo”. Così Francesco Facciuto de La Rondine Concorezzo commenta la decisione dei comuni di Agrate, Monza e Concorezzo di costituirsi parte civile nel processo contro Asfalti Brianza. Dell’azienda di bitume operante nell’est Brianza si è scritto e scritto più volte. A causa, soprattutto, delle inchieste a suo carico e della forte mobilitazione che cittadini e politica hanno messo in atto fin dal 2019 denunciando gli effetti e i danni a lungo termine che l’attività avrebbe potuto causare alle persone. Questi danni adesso dovranno essere stimati per capire a che cosa sono andati incontro davvero i cittadini in tutti questi anni.

“Stiamo parlando di un’azienda le cui rilevazioni sui fumi prodotti condotte da Ats ci hanno detto che produceva fino a 30/40 volte di emissioni in più rispetto al limite accettabile – spiega Facciuto, che a Concorezzo con la sua Rondine è consigliere comunale. – Penso che dopo l’esposto e tutto quello che abbiamo subito in questi anni, essersi costituiti parte civile nel processo sia la cosa giusta. Non farlo sarebbe stato gravissimo. Oggi le amministrazioni hanno fatto il proprio dovere, noi però dobbiamo continuare a vigilare perchè la partita è aperta su più fronti”.

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Più volte la politica concorezzese si è scontrata sull’affaire Asfalti Brianza. Per mesi report su report relativi ai problemi di insalubrità dell’aria sono arrivati sui banchi del consiglio comunale e sulla scrivania del sindaco Mauro Capitanio, che proprio in riferimento alla decisione di costituirsi parte civile nel processo dice: “è un atto doveroso“.

mauro capitanio diretta facebook asfalti brianza

Un commento positivo sulla recente piega che la vicenda sta avendo, è arrivata anche dal Comune di Monza, in particolare da Egidio Riva, oggi assessore alla Salute e Welfare, ieri tra quei 50 amministratori brianzoli che nel luglio del 2020 firmarono una lettera per chiedere al Prefetto di intervenire sul caso Asfalti Brianza. “È un momento decisivo – commenta l’assessore Riva a MBNews. – Penso sia stato significativo il lavoro fatto dalla politica e dai cittadini in tutti questi anni, un lavoro di attenzione e denuncia che ci ha portati fino a qui”.

Bene l’azione congiunta dei comuni anche per il Comitato di quartiere Sant’Albino e San Damiano, forse il soggetto che più ha portato il caso Asfalti Brianza all’attenzione pubblica. Che sul suo blog si toglie un sassolino dalle scarpe: “amministratori pubblici hanno trascinato per anni tavoli inconcludenti, eluso le nostre richieste e perfino preso provvedimenti dall’esito controproducente. Oggi, per fortuna e finalmente, tutti sembrano condividere le nostre denunce”.

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