La manifestazione

La Cgil in piazza a Roma, ci sarà anche una delegazione di lavoratori da Monza e Brianza

L'8 ottobre il principale sindacato italiano presenterà un decalogo di proposte per porre al centro dell'agenda politica alcune priorità. Dall'aumento dei salari a nuove politiche si sviluppo.

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È stata fissata prima che si svolgessero le elezioni politiche del 25 settembre. Non è nemmeno una risposta diretta a chi un anno fa ha assaltato la sede della Cgil a Roma. O almeno la manifestazione nazionale intitolata “Italia Europa, ascoltate il lavoro”, che il più grande sindacato italiano ha organizzato per il prossimo sabato 8 ottobre a Roma, è molto più di questo.

È, infatti, soprattutto un modo con il quale la Cgil vuole affermare quali devono essere, dal suo punto di vista, le priorità dell’agenda politica da inserire sin dalla prossima Legge di Bilancio. Che, in un contesto socio-economico complicato dall’inflazione in costante crescita, dal caro bollette e dalle tensioni internazionali, la Confederazione Generale Italiana del Lavoro sintetizza in dieci punti. Dall’aumentare i salari e difendere i redditi da lavoro dall’inflazione a nuove politiche di sviluppo, dalla riduzione degli orari di lavoro ad una modifica radicale del sistema previdenziale.

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MONZA E BRIANZA PRESENTI

A Roma alla manifestazione dell’8 ottobre, che partirà in corteo alle ore 14.30 da piazza della Repubblica per arrivare un’ora dopo a piazza del Popolo dove sono previsti gli interventi di sindacati ed associazioni internazionali e le conclusioni di Maurizio Landini, Segretario generale dalla Cgil, arriveranno persone da tutta Italia. Anche una delegazione di lavoratrici e lavoratori brianzoli sarà presente a Roma per partecipare ad un appuntamento che sarà anche trasmesso in diretta streaming su Cgil.it e Collettiva.it e sui rispettivi canali social.

“Ci sono diverse questioni aperte, ormai urgenti, che riguardano il mondo del lavoro – afferma Angela Mondellini, dal 2018 Segretaria generale della Cgil Monza e Brianza – la Cgil ha presentato un decalogo di richieste, individuando alcune priorità non più rinviabili. Per questo saremo in piazza sabato 8 ottobre alla manifestazione nazionale a Roma”.

“Chiediamo con forza risposte concrete, a partire dalle necessità di aumentare i salari e di difendere i redditi da lavoro e da pensione dall’inflazione – continua – un impegno serio contro gli infortuni, lo stop alla precarietà, la riduzione e la ridistribuzione degli orari di lavoro per una nuova occupazione stabile e per il diritto alla formazione permanente, le politiche di sviluppo e un nuovo intervento pubblico, i diritti di cittadinanza e un nuovo stato sociale”.

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Angela Mondellini

LE PRIORITA’

Il cuore della manifestazione nazionale dell’8 ottobre ruota chiaramente, come si evince dal titolo, intorno al lavoro. Che per la Cgil è il vero elemento in grado di mettere in moto la capacità di affrontare il difficile contesto socio-economico attuale e la ripartenza dell’Italia. Ecco, allora, che all’interno dei punti principali del decalogo che accompagna l’appuntamento di Roma, c’è l’appello ad integrare il trattamento economico della cassa integrazione, ma anche il rinnovo dei contratti e l’affermazione della centralità della contrattazione per assicurare diritti e partecipazione.

Non manca, poi, un riferimento al salario minimo, che per la Cgil deve essere legato al trattamento economico complessivo dei Contratti nazionali di lavoro. E, passando al contrasto alla precarietà, anche nel pubblico, in settori cruciali come la sanità e l’istruzione, diventa prioritaria la necessità di definire un nuovo Statuto dei diritti per tutto il mondo del lavoro e di introdurre un contratto unico di ingresso a contenuto formativo estendendo le tutele dei lavoratori autonomi.

Infortuni lavoro

LE PROSPETTIVE

Tra le proposte della Cgil la formazione permanente deve diventare un diritto che, insieme alla prevenzione e alla sicurezza, può ridurre la piaga delle morti bianche. Guardando poi al futuro prossimo, il principale sindacato italiano sollecita le istituzioni, italiane ed europee, perché mettano in campo nuove politiche industriali, la costituzione di un’Agenzia per lo Sviluppo dotata di poteri e di un Fondo speciale per le transizioni ambientale e digitale per rafforzare gli strumenti di governo delle crisi e delle riconversioni.

Per quanto riguarda il sistema previdenziale, la Cgil propone una pensione contributiva di garanzia e la flessibilità in uscita a partire dai 62 anni di età anni o con 41 anni contributi a prescindere dall’età. L’auspicio della manifestazione nazionale dell’8 ottobre è che la ormai imminente Legge di Bilancio, di cui probabilmente l’uscente Governo Draghi scriverà entro metà ottobre una bozza, che poi entro fine novembre il nuovo Governo in carica, uscito dalle urne del 25 settembre, dovrà rendere un testo definitivo da inviare alla Commissione europea, possa accogliere alcune di queste istanze.

Prima, però, ci sarà da fare i conti con i freschi risultati delle elezioni. “L’astensionismo che si è registrato anche alle ultime elezioni è un fenomeno preoccupante perché testimonia la distanza tra i cittadini e le istituzioni – afferma Mondellini – è un dato che riguarda tutti e tutti dovremmo fare qualcosa per colmare questa distanza. La legge elettorale, dal mio punto di vista, non favorisce la reale rappresentazione del voto dei cittadini e andrebbe cambiata subito”.

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