Polemica

Toni accessi sulla tratta D di Pedemontana, l’assessore Terzi: “Sempre disponibile al confronto”

“Da parte mia – conclude l’Assessore – gli spazi di confronto rispetto alla procedura in atto ci sono già stati e potranno continuare con le modalità che abbiamo concordato nei mesi scorsi, purché restino entro termini realistici, costruttivi e scevri da ogni strumentalizzazione”.

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L'assessore Terzi

Risponde a tono l’assessore alle Infrastrutture, Claudia Terzi, al Presidente della Provincia, Luca Santambrogio e ai sindaci del vimercatese che si erano sentiti scalcare dalla decisione di realizzare la tratta D di Pedemontana senza essere stati prima interpellati.
“Nel corso degli incontri con la Provincia la società
Apl si è già resa disponibile a fornire al Presidente Santambrogio tutti i chiarimenti necessari rispetto alla riprogettazione in corso della Tratta D. Ovviamente la procedura prevede che tutti i soggetti coinvolti – i Comuni, la Provincia e Regione Lombardia – possano esprimere le proprie valutazioni in occasione della Conferenza dei Servizi sul progetto definitivo che il Ministero concedente convocherà”. Con queste parole Claudia Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, risponde alla richiesta di un’interlocuzione da parte di Luca Santambrogio, Presidente della Provincia di Monza Brianza, in merito alla riprogettazione della Tratta D dell’autostrada Pedemontana.

Rimango stupita dai toni accesi da parte dei rappresentanti politici locali e dalle questioni sollevate sui giornali, poiché è nota alla Provincia la disponibilità di Aplprosegue l’Assessore -. Inoltre, sappiamo che Apl a gennaio ha affidato la progettazione definitiva della ‘Tratta D breve’, come prosecuzione della Tratta C fino alla A58 TEEM, dopo che nel 2021 insieme al Cal aveva approvato il relativo Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica. La ‘Tratta D breve’ è stata di fatto la soluzione prescelta dopo averla comparata sia con lo scenario della ‘Tratta D lunga’ previsto dal progetto vigente sia con quello di minima che prevede di non realizzare la Tratta D. Affinché però il CIPESS possa prendere in esame la variante al tracciato già autorizzato con la concessione ministeriale è necessario che venga presentato un progetto a livello definitivo”.

“Da parte mia – conclude l’Assessore – gli spazi di confronto rispetto alla procedura in atto ci sono già stati e potranno continuare con le modalità che abbiamo concordato nei mesi scorsi, purché restino entro termini realistici, costruttivi e scevri da ogni strumentalizzazione”.

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