Politica

Comitati di quartiere a Seregno, ultimi incontri preparatori: cosa sono e come si eleggono

Dal voto del 29 maggio nasceranno 9 organismi che si consulteranno con il Comune su temi della propria zona.

Generico aprile 2022
A destra il sindaco, a sinistra due rappresentanti del quartiere S. Ambrogio

Partecipazione. L’esistenza stessa dei comitati di quartiere a Seregno dipenderà da quante persone decideranno di impegnarsi direttamente per far vivere gli organismi civici che vedranno la luce dopo le elezioni di domenica 29 maggio. Ieri sera, nell’auditorium dell’Oratorio Sant’Ambrogio di viale Edison si è tenuto il penultimo incontro preparatorio congiunto: davanti a circa sessanta partecipanti residenti dei quartieri S.Ambrogio e San Carlo, il sindaco Alberto Rossi e l’assessore al Bilancio William Viganò hanno illustrato il progetto di ‘città dei quartieri’ e il relativo regolamento per l’elezione dei consigli direttivi. Una volta insediati, i consigli resteranno in carica fino al 2027 a prescindere dal voto comunale dell’anno prossimo. “Non ci sono liste politiche candidate, solo singole persone”, ha detto Rossi.

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COME FUNZIONANO I COMITATI

Secondo il regolamento approvato dal Consiglio Comunale, i comitati di quartiere sono organismi di partecipazione popolare “con il compito di collaborare con l’amministrazione nell’affrontare le problematiche amministrative del territorio di competenza”. Non avranno dunque potere di bilancio ma svolgeranno un ruolo consultivo su temi che vanno dall’urbanistica alla viabilità, dalla sicurezza alle attività culturali. Saranno loro gli interlocutori privilegiati di sindaco e assessori. A Seregno i nascenti comitati dovrebbero essere 9: Consonno Fuin, Santa Valeria, Ceredo, Centro, San Rocco, San Salvatore, Lazzaretto San Giuseppe, Sant’Ambrogio, San Carlo. L’uso del condizionale è d’obbligo perché per validare l’elezione è necessario che per ogni comitato ci sia un numero di candidature doppie rispetto ai posti disponibili nel consiglio direttivo. Ciascun comitato eleggerà il Presidente e almeno una volta all’anno si terrà l’Assemblea con tutti i residenti.

CHI VOTERA’, CHI VERRA’ ELETTO

Alle urne potranno votare tutti i residenti del quartiere che abbiano compiuto almeno 16 anni mentre potranno essere eletti, oltre ai residenti, anche coloro che nel quartiere svolgono un’attività professionale, produttiva o di volontariato. Un ruolo fondamentale sarà la comunicazione sull’attività dei quartieri: ciascun avrà un logo identificativo così come uno spazio nel sito del Comune e pagine social ufficiali. Alcuni, come il Sant’Ambrogio da tempo portano all’attenzione degli utenti problematiche e iniziative del quartiere. Altri dovranno partire da zero. La partecipazione civica sarà però per tutti fondamentale per fare decollare, anche nella città brianzola, un esperimento democratico operante in altri centri come Bergamo, Brescia o la vicina Monza.

PARTECIPAZIONE, NON SOLO SUL WEB

Per il momento la reazione dei seregnesi appare piuttosto fredda: i comitati del centro e San Rocco lamentano “scarsa partecipazione” al loro incontro di metà marzo. Tanti “leoni da tastiera” rapidi a lamentarsi sul web ma poi che fare se pochi si presentano ad un incontro pubblico? Come ha ricordato l’assessore Viganò per risolvere i problemi non basta solo “scostare la persiana della finestra di casa propria e denunciare”. Partendo dalle esperienze positive come i “controlli di vicinato”, la sfida sarà far capire cosa potrà fare concretamente ciascun comitato per migliorare la qualità di vita del quartiere.

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