Il progetto della rinascita

Monza. A firmare la nuova Area Scotti lo studio Cucinella: “Così uniamo passato e futuro”

La rinascita dell'area dell'ex Feltrificio passa per le mani dello studio Mario Cuccinella Architects: l'ampio spazio dismesso guarda al futuro, ma senza perdere gli elementi riconosciuti di interesse storico-artistico. Ecco le parole di Cuccinella.

Generico febbraio 2022
Mario Cuccinella illustra il nuovo progetto dell'Area dell'Ex Feltrificio Scotti

Monza. Due edifici collegati tra loro, con altezze contenute per un massimo di 5 piani, in tutto 70 appartamenti ad uso residenziale, su una superficie di circa 7000 metri quadri. Sono questi i primi numeri del progetto di riqualificazione urbana dell’ala ovest dell’ex Feltrificio Scotti, l’area dismessa monzese che dopo anni di trambusti, polemiche, passi avanti e passi indietro potrebbe cambiare in tempi contenuti. Un progetto, nato sul solco della convenzione urbanistica siglata nel novembre del 2016, a cui la giunta Allevi crede molto, tanto da essere definitivo dall’assessore all’urbanistica Martina Sassoli, “il progetto della rinascita” (ne abbiamo parlato nel dettaglio qui).

A firmare le nuove variazioni progettuali è il prestigioso studio Mario Cucinella Architects, capitanato dall’archistar Mario Cucinella che ieri, mercoledì 9 febbraio, in conferenza stampa ha presentato i punti salienti del progetto e motivato le scelte architettoniche e urbanistiche messe in campo. Il suo è un recupero del passato, unito allo sguardo verso il futuro: ad essere salvata e valorizzata è la storica ciminiera, elemento caratterizzante del passato manifatturiero monzese, i cui colori mattone condizioneranno le tinte delle nuove palazzine. Un occhio anche al verde, col recupero degli elementi arborei più caratterizzanti e l’inserimento di nuovi arbusti. Il tutto nel nome della sostenibilità, “perché ormai architetti, costruttori, investitori e  amministrazioni quando si parla di edilizia devono guardare alla qualità dei materiali e all’impatto sul territorio”, spiega Cucinella.

L’architetto ha più volte sottolineato durante il suo intervento il ruolo che hanno avuto i comitati di quartiere nell’affaire Scotti. “Quando le persone si interessano alla propria comunità è positivo – afferma Cuccinella. – Vuol dire che non c’è solo l’elemento della polemica o la critica alla politica, c’è il passo dopo: l’interessamento alla città e il desiderio di vederla diversa. Mi sono piaciute le posizioni dei comitati come mi piace la parola “ascolto“: penso che in queste variazioni ci sia tanto ascolto”.

“Un edificio non è un barriera: deve essere armonioso, integrarsi con gli elementi che gli stanno incontro: per questo abbiamo voluto abbassare le altezze, cosa che garantirà un’omogeneità con Viale Cesare Battisi, che è una grande arteria di valore storico e paesaggistico per la città di Monza”. Ed è eccola lì, infine, un’altra parola chiave del progetto: storia. “Ad essere integrata nella nuova architettura sarà un elemento storico: la ciminiera. Architettura contemporanea non vuol dire fare tabula rasa del passato. Anzi, è dal mio punto di vista, un linguaggio di inclusione tra passato e futuro: in questo progetto terremo tutto insieme”.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
commenta