Il caso

Bernareggio, chiuso il caso occhio pollino di via Dante. I condomini: “si torna a casa”

Risarcimento complessivo di 2milioni e 300mila euro. Il prossimo step è in programma per il 2 febbraio quando tutte le parti in causa si incontreranno davanti al giudice

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Il giorno del cedimento

Approvata all’unanimità in Consiglio Comunale la delibera con le proposte di transazione verso tutte le parti coinvolte nella vicenda di Via Dante. In particolare, è stata approvato l’accordo tra Comune, BrianzAcque e il Condominio La Vela. Dopo sei lunghi anni le famiglie sfollate possono pensare al loro rientro a casa.

Un risarcimento complessivo di 2milioni e 300mila euro: 1.150.000 euro per colmare i danni subiti dal condominio, altri residenti e lavoratori di via Dante a cui si somma  un altro 1.150.000 che dovrà pagare BrianzAcque. Mercoledì 2 febbraio, l’udienza con il giudice: “finalmente possiamo mettere la parola fine a questa questione che si è protratta anche più del dovuto”, commenta uno dei condomini che MBNews ha raggiunto telefonicamente in seguito alla notizia dell’accordo raggiunto.

“Siamo in dirittura di arrivo verso una soluzione che tiene conto di quanto indicato dal giudice come ipotesi transattiva,  che ha visto BrianzAcque lavorare in sinergia con il comune di Bernareggio.  Una soluzione che trova la soddisfazione degli interessi di BrianzAcque e, in contemporanea, va incontro alle esigenze dei residenti e delle imprese che hanno subito il danno”. – ha affermato Enrico Boerci, Ad di Brianzacque.

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IL CASO OCCHIO POLLINO

In pochi secondi nel cuore della notte più di dieci metri di pista ciclabile in via Dante è collassata scomparendo in un buco profondo quasi quattro metri. Questo succedeva tra il 14 e il 15 giugno del 2016:  un cedimento del terreno che ha costretto ben 12 famiglie ad essere evacuate dalle proprie abitazioni. C’è chi si è appoggiato dai parenti, chi invece ha dovuto cercare una sistemazione temporanea alternativa.

“Una bella notizia quella che abbiamo ricevuto – commenta uno dei condomini – nessuno di noi avrebbe voluto arrivare a fine causa. Ora dobbiamo solo aspettare il 2 febbraio quando tutte le parti in causa si troveranno davanti al giudice per l’udienza, ma noi tutte ora abbiamo una bella prospettiva davanti: quella di poter tornare finalmente nelle nostre case – continua – dal momento in cui ci verrà dato un primo acconto del risarcimento, partiranno i lavori. Ovvio, per poter concludere tutto ci vorranno ancora un paio di anni, ma rispetto ai sei passati, è una visione più positiva. Passeranno velocemente”

I COMMENTI

“L’accordo extra giudiziale che, dopo il via libera del Tribunale, chiuderà la vicenda dell’occhio pollino di Bernareggio è una notizia meravigliosa che risarcisce in parte le vittime di questa storia. In questi anni ho cercato di mantenere sempre alta l’attenzione prima con una interrogazione alla Camera nel luglio del 2019 e poi con un emendamento a gennaio 2021 per la sospensione dei mutui. Nel mio piccolo ho cercato non solo di dare voce ai cittadini in Parlamento, ma ho sempre tenuto i contatti con Brianzacque perché si arrivasse a una soluzione rispettosa dei danni e del dolore provati dagli inquilini. Giustizia è fatta anche se sono passati quasi sei anni da quanto il caso è esploso: i tempi dei procedimenti lasciano sconcertati”.

Lo rimarca l’onorevole della Lega Massimiliano Capitanio, capogruppo in Vigilanza Rai, dopo l’annuncio da parte del sindaco di Bernareggio che il Comune e Brianzacque verseranno 2 milioni e 300mila euro a titolo di risarcimento alle famiglie e alle imprese di Bernareggio coinvolte nella vicenda dell’occhio pollino.

Soddisfazione anche da parte del capogruppo di Bernareggio per tutti, Daniele Zangheri: “Oggi possiamo dire che il lavoro, intenso e difficilissimo, è stato ripagato. E lo diciamo soprattutto pensando a quei cittadini che hanno visto “decadere” la loro casa.  Il nostro passo decisivo si concretizza dunque in una soluzione condivisa e in tempi ragionevoli, vista la complessità e le molte parti in causa. E siccome è soluzione condivisa, l’iter si fermerà qui con tutte le parti che aderiranno alla proposta del Giudice – si legge in una nota divulgata – Avremmo potuto attendere l’esito del percorso giudiziario, così come accade nella stragrande maggioranza di questi casi, non lo abbiamo fatto. Ricordiamo che un processo civile in Italia si conclude mediamente dopo 9 anni (considerato il terzo grado di giudizio), e che la pandemia – in corso ormai da due anni – ha fortemente rallentato l’iter processuale, già di per sé troppo lungo. Ricordiamo altresì che, dopo l’evento, si sono costituiti in giudizio via via diverse parti, l’ultima nel maggio del 2020 rallentando, ogni volta per mesi, l’iter processuale. Questo gruppo consigliare “Bernareggio per tutti”, così come il gruppo consigliare “Bernareggio per tutti” del precedente mandato, si è adoperato per seguire tutte le strade possibili che permettessero di arrivare ad una soluzione condivisa, in tempi il più possibile brevi.”

Il Sindaco, Andrea Esposito, ha fatto sapere : “È stato un lungo percorso per arrivare a questa proposta di accordo. Il faro che ci ha sempre illuminato in tutto questo tempo è la responsabilità verso il nostro ente e i cittadini provando a mettere la parola fine a tutta la questione. Ricordo che inizialmente le previsioni della Ctu variava dai 3 ai 4,1 milioni di euro. inoltre nei mesi scorsi proprio in previsione di questa possibile conciliazione avevamo accantonato circa 1 milione di euro per non dover più tornare sull’argomento”

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