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Seregno, Davide Erba: “fra pochi giorni saprete chi sarà il mio successore alla presidenza”

E' di poco fa l'annuncio del presidente del Seregno Davide Erba di aver dato le dimissioni da tale ruolo, in attesa di nominare un volto nuovo che avrà il compito di 'prendersi cura' di questi ragazzi e portare, se possibile, la squadra brianzola, ancora più in alto.

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Dopo averlo comunicato sui social qualche settimana fa, questa pomeriggio il presidente del Seregno Davide Erba è comparso in una diretta su Facebook per spiegare il suo futuro, ma soprattutto quello della società.

Già dalle scorse settimane ho maturato la decisione di lasciare il Seregno, e nonostante l’affetto di tutti è chiaro che la situazione è ormai irreversibile” inizia così il lungo discorso di Davide Erba, che ha voluto parlare senza peli sulla lingua e, soprattutto, senza lasciar spazio a ipotesi di ripensamento.

Oggi ho ufficialmente presentato le dimissioni da presidente del Seregno e ho già predisposto tutto per avviare la vendita di azioni della società a un nuovo azionista. A oggi ci sono 5 offerte, direi ben più che concrete, e la mia priorità è cedere il passo a chi darà continuità nel processo. Per conoscere il mio successore è solo questione di giorni” aggiunge subito dopo, mettendo, appunto, in chiaro la situazione.

“Tutto andrà avanti ugualmente finché non sarà individuata la nuova proprietà da me. Di certo abbiamo un grosso vantaggio poiché non abbiamo debiti, anzi abbiamo persino un conto economico positivo per quanto riguarda la differenza tra attivi e passivi, il che di sicuro è un motivo in più per spronare eventuali interessati a muoversi concretamente per comprare la società”.

Dopo aver parlato della situazione del club, fa un passo indietro e ricordando quello che è stato finché è durato.

Ammetto di aver preso questa decisione con grande rammarico, perché sapete da che situazione siamo partiti: abbiamo rivoluzionato tutto quanto, facendo lavori in prospettiva futura, anche per lo stadio Ferruccio, che adesso è molto più moderno. La cosa comunque più innegabile fra tutte, è che abbiamo riportato il professionismo a Seregno dopo circa 40 anni. E’ stato un percorso che ritengo di aver fatto con orgoglio, voglia e desiderio, ma oggi non ho più voglia di continuare”.

Prosegue la sua dichiarazione ammettendo di non essere più motivato, né divertito da tutta questa situazione.

“Il calcio a oggi, com’è strutturato, enuncia una disaffezione enorme, c’è sempre meno pubblico che va allo stadio. Questa categoria del calcio minore è abbandonato a se stesso. Abbiamo addirittura dirigenti vendicativi, che pretendono che i presidenti debbano solo mettere i soldi e stare zitti, senza parlare pena una pesante multa. Non aspettano altro. Non voglio far più parte di questo sistema, poiché gli imprenditori nel mondo del calcio solo solo galline da spennare. Ne sono un esempio quei fondi che vanno ad acquistare le società di calcio maggiori, delle massime serie, ma che al giorno d’oggi si stanno avvicinando anche a realtà minori. Questa è la conseguenza di come per un imprenditore è insensato fare calcio in Italia”.

Con il trascorrere del tempo, le parole di Davide Erba si fanno sempre più mirate a criticare chi sta al vertice, in particolar modo Ghirelli, reo di non essere all’altezza del compito che gli è stato attribuito, come già affermato più volte dallo stesso Erba.

Pensate che mi sono stati dati 36000 euro di multa per proteste. Tutte queste sono scelte arrivate direttamente dall’alto, da persone che ritengo bugiarde, come Ghirelli. Il Seregno non è mai stato visto di buon occhio sin da quando ha messo piede in questo campionato, e la partita di ieri ne è la testimonianza più esplicita: contro il Legnago abbiamo ricevuto 3 espulsioni in campo e 2 in panchina, nemmeno avessimo fatto del male fisico a qualcuno, e l’arbitro minacciava di espellercene altri. Da lassù c’è chi ci sta penalizzando in maniera importante, e spero tanto che tutto questo sia dovuto perché vedono me come problema, come mela marcia, ma c’è una cosa che deve essere ben chiara: Ghirelli, Gravina giù le mani dal Seregno!”

Si chiude così, di fatto, questa breve conferenza stampa tenutasi in streaming del presidente del Seregno Davide Erba, forse meglio dire ex-presidente, che ha avuto senz’altro la caparbietà e la fiducia in sé e nell’ambiente che lo ha circondato, portando la squadra brianzola in una lega professionistica 40 anni dopo, nonché a renderla la terza presente attualmente tra Serie A, B e C, insieme a Renate e Monza. Un’impresa non di poco, dopotutto.

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