Salute

Amianto, Patronato Inca Cgil: “Ci sono tempi più lunghi per istanze di vittime e malati”

I beneficiari diretti e i loro eredi ora avranno tre anni di tempo per l’inoltro della domanda dall’accertamento della malattia. L'amianto è un'emergenza che colpisce migliaia di persone ogni anno.

amianto web

Settemila morti nel 2020 in Italia. Basterebbe questo numero, che secondo le previsioni dovrebbe raggiungere il suo picco tra il 2025 e il 2030, per dire che l’amianto, nonostante sia stato messo al bando nel 1992, è ancora una vera emergenza capace di uccidere con le sue fibre invisibili, anche a distanza di anni, attraverso il mesotelioma, il tumore del polmone, della laringe, dello stomaco e del colon. Oltre a provocare numerosi problemi respiratori. Ora, però, almeno ci sono importanti novità per l’accesso alle prestazioni economiche per le vittime dell’amianto erogate dall’Inail.

COSA CAMBIA

“Con la Circolare Inail n. 25 del 27 settembre 2021 viene chiarito quanto stabilito nella Legge di Bilancio 2021 riguardo alla prestazione aggiuntiva alla rendita a favore dei malati di mesotelioma professionale o dei loro superstiti e alla prestazione una tantum a favore dei malati di mesotelioma non professionale o dei loro eredi” spiega Davide Cappelletti (nella foto in basso), Direttore Provinciale del Patronato Inca Cgil Brianza.

“Nello specifico un aspetto molto importante è la modifica dei termini per la presentazione delle istanze per l’Una Tantum nell’importo di € 10.000 erogati in unica soluzione – continua – per quanto riguarda le cosiddette vittime dell’amianto non titolari di rendita Inail, o i loro eredi, dal 1° gennaio 2021 è stato introdotto un termine unico per l’inoltro della domanda, valido cioè sia per i beneficiari diretti che per gli eredi. Il termine è di tre anni a pena di decadenza e decorre unicamente dall’accertamento della malattia. Tale novità potrebbe consentire di recuperare casi respinti per effetto dell’intervenuta decadenza”.

La modifica rispetto alla precedente normativa è sostanziale nella tempistica. “La precedente norma imponeva agli eredi il rispetto di un termine di 120 giorni, a pena di decadenza, decorrente dal decesso del malato” afferma il Direttore Provinciale del Patronato Inca Cgil Brianza che invita tutti gli interessati, colpiti in qualche modo dalla tragedia dell’amianto, ad inviare una mail con i propri dati anagrafici all’indirizzo mail salutemb@cgil.lombardia.it per valutare in dettaglio le specifiche situazioni.

“Per i lavoratori malati, invece, il termine di 120 giorni era decorrente dalla data di accertamento della malattia – continua – ricordo che possono beneficiare della prestazione Una Tantum gli eredi, in caso di morte del soggetto malato, ma anche i lavoratori malati di mesotelioma impegnati nella lavorazione dell’amianto”.

LA SALUTE

La Cgil di Monza e Brianza pone la prevenzione agli infortuni e alle malattie professionali al centro delle proprie attività e dei servizi erogati ai cittadini, ai lavoratori e ai pensionati. In particolare con lo Sportello Ambiente Salute e Sicurezza. Che non si occupa soltanto di amianto, ma, ad esempio, è stato molto impegnato, soprattutto nei mesi del lockdown, anche sul fronte del Covid-19 con una presenza costante al fianco di tutte le categorie produttive.

“Ricordiamo ai lavoratori che quando c’è l’eventuale presenza di amianto nell’edificio, il proprietario deve individuare il cosiddetto ‘uomo amianto’, che è il responsabile della corretta conservazione di quei manufatti che contengono amianto comunica Biagio Bonomo, Responsabile Sportello Ambiente, Salute e Sicurezza della Cgil di Monza e Brianza”

“Lo Sportello è sempre a disposizione per qualsiasi supporto e chiarimento del caso, anche rispetto ai nuovi rischi delle polveri sintetiche respirabili – continua- i nostri contatti mail sono sportellosicurezzamb@cgil.lombardia.it e biagio.bonomo@cgil.lombardia.it o, via telefono, lo 039 2731299”.

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