Monza, tornano gli attivisti di Fridays For Future: decine di scarpe davanti al Comune

Decine di scarpe davanti al palazzo del Comune di Monza: un gesto simbolico per protestare ma senza creare assembramenti.

attivisti fff monza mb

Dopo lo stop dei presidi dovuto al lockdown, i giovani di Fridays For Future Monza sono tornati in piazza. Il 5 giugno, nel primo venerdì di protesta del mese, una decina di ragazzi del movimento si è dato appuntamento davanti al comune di Monza, in piazza Trento e Trieste per portare di nuovo l’attenzione sul cambiamento climatico.

«Non ci siamo mai fermati in questi mesi – ci spiega Arianna, una dei leader del movimento in Brianza – ma adesso ci sembrava giusto lasciare le piattaforme digitali e provare a tornare nei luoghi della nostra città. Quello di oggi più che uno sciopero è un gesto simbolico: abbiamo messo per terra delle scarpe che rappresentano tutte le persone che oggi non sono qui per evitare assembramenti. Si tratta della prima iniziativa post-COVID lanciata dal movimento a livello nazionale e anche noi di Monza abbiamo voluto aderire».

Ciclabili e politiche ambientali: a che punto siamo?

E’ stato uno dei temi caldi durante il lockdown quello del cambiamento climatico. Le associazioni green d’Italia, una fra tutte Legambiente, hanno chiesto al governo e agli amministratori locali di ripensare le città, proponendo alcune azioni concrete volte a contenere gli elevati tassi di inquinamento a cui i nostri territori sono sottoposti quotidianamente da anni. Anche a Monza il dibattito è stato particolarmente ricco, grazie anche al lavoro portato avanti dall’associazione cicloambientalista “Monza in bici“, che nei mesi della quarantena ha lanciato una petizione per chiedere all’amministrazione comunale più spazio per bici e pedoni. Il Comune ha risposto di essere già al lavoro sul fronte ciclabili e l’Assessore Federico Arena ci ha spiegato che la mobilità sostenibile è una delle priorità della giunta Allevi.

«Eppure – ci racconta Arianna – la nostra mozione sull’emergenza climatica in consiglio comunale non è passata e la motivazione è stata che “Monza non ha bisogno di un pezzo di carta per dimostrare che tiene ai temi ambientali”. Noi ci siamo uniti alle richieste di “Monza in bici”, sostenendo le bike lanes, le cosiddette “ciclabili temporanee” che a Milano sono già una realtà. Sono anni che le associazioni di Monza chiedono che le piste ciclabili siano integrate tra di loro, oggi sembrano un tratteggio senza senso. A quanto pare, continuiamo a non essere ascoltati».

«In questi mesi – continua Nicolas, anche lui attivista FFF – la mozione sul cambiamento climatico è stata approvata nel comune di Brugherio ed è in corso una interlocuzione con almeno un’altra decina di comuni. Il lockdown ci ha un po’ arenato nel dialogo con gli amministratori, ma l’obiettivo rimane: vorremmo che tutti i comuni si dotassero di un testo che è sì un atto simbolico, ma anche un documento concreto per mettere in campo una serie di buone pratiche».

 

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