Politica

Referendum per la riduzione del numero dei parlamentari, la Brianza alle urne

Per poter esprimere il proprio voto è necessario recarsi al seggio indicato sulla propria tessera elettorale, che deve essere esibita insieme ad un documento d'identità valido.

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Domenica 29 marzo 2020, dalle 7 alle 23, si svolgeranno le operazioni di voto per il referendum costituzionale, avente ad oggetto il seguente quesito: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie generale – n. 240 del 12 ottobre 2019 ?».

Per poter esprimere il proprio voto è necessario recarsi al seggio indicato sulla propria tessera elettorale, che deve essere esibita insieme ad un documento d’identità valido.
La tessera è personale e gratuita e vale fino all’esaurimento dei 18 spazi disponibili.
Esauriti i 18 spazi a disposizione, l’interessato o altra persona delegata deve richiedere una nuova tessera elettorale.

Gli elettori italiani che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento del Referendum, nonché i familiari con loro conviventi, potranno partecipare al voto per corrispondenza (legge 459 del 27 dicembre 2001, comma 1 dell’art. 4-bis), ricevendo la scheda al proprio indirizzo estero.

Per partecipare al voto all’estero, tali elettori dovranno – entro il 26 febbraio 2020 – far pervenire al Comune d’iscrizione nelle liste elettorali un’apposita dichiarazione di opzione da inviare per posta, telefax, posta elettronica anche non certificata (elettorale@comune.monza.it ), oppure fatta pervenire a mano al Comune anche da persona diversa dall’interessato.

La dichiarazione di opzione, redatta su carta libera e obbligatoriamente corredata di copia di documento d’identità valido dell’elettore, deve in ogni caso contenere l’indirizzo postale estero cui va inviato il plico elettorale, l’indicazione dell’Ufficio consolare competente per territorio e una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti per l’ammissione al voto per corrispondenza (vale a dire che ci si trova – per motivi di lavoro, studio o cure mediche – in un Paese estero in cui non si è anagraficamente residenti per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento del referendum; oppure, che si è familiare convivente di un cittadino che si trova nelle predette condizioni).

 

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