Politica

Monza, una variante al Pgt per sbloccare il rilancio del territorio

La giunta Allevi sta programmano una modifica dello strumento urbanistico entrato in vigore nel maggio del 2017. Urgono dei correttivi che consentano di aggiustare la rotta.

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La giunta municipale si prepara a modificare il Piano di Governo del territorio. Lo aveva annunciato nel corso della conferenza stampa prima della sosta natalizia e poi, in una delle ultime sedute dell’anno, Dario Allevi e la sua amministrazione hanno votato il via libera alla delibera che prevede l’iter per la messa a punto di una variante.

Gli sgravi fiscali e le semplificazioni normative introdotte nel corso del 2018 non hanno prodotto gli effetti desiderati. Secondo la giunta serve dunque un provvedimento più incisivo, in grado di attenuare la rigidità del Pgt e di rilanciare le aree dimesse della città, la chiave grazie alla quale l’amministrazione conta anche di rianimare l’economia del territorio.

 

E’ uno strumento da zero titoli – ha commentato l’assessore all’Urbanistica, Martina Sassoli -. In 18 mesi non è stato depositato un solo piano attuativo. Stiamo attraversando una fase congiunturale molto complicata dal punto di vista economico. E’ necessaria una maggiore elasticità delle regole, soprattutto per quanto riguarda le destinazioni”. Inoltre, la giunta deve anche tenere presente il prolungamento della linea 5 della metropolitana, che passerà sotto il centro storico stravolgendo l’attuale assetto urbanistico della città.

“Monza non ha bisogno di una nuova colata di cemento – replica il consigliere comunale del Pd, Egidio Longoni -. La legge regionale sul consumo di suolo parla chiaro e secondo noi per rilanciare il territorio non serve una variante. Basterebbe che l’amministrazione si desse da fare per sbloccare alcuni interventi già approvati come quello sull’area ex AutoMonza di via Foscolo e l’area di piazzale Virgilio”.

Le aree dismesse in attesa di rilancio sono oltre 40, alcune delle quali storiche come l’area della chiesa sconsacrata del Buon Pastore e l’ex Garbagnati, inserite dall’assessore la scorsa estate in un tour promozionale che ha coinvolto diversi operatori privati del settore. L’amministrazione, tuttavia, sembra intenzionata a tirare diritto su questa strada. Lo stesso Allevi, nel corso dell’incontro pre natalizio, aveva parlato di uno strumento urbanistico troppo vincolante, con un sistema di norme di difficile decifrazione e della necessità di facilitare ulteriormente l’avvio degli investimenti paralizzati per garantire lo sviluppo della città.

In altre parole, secondo l’amministrazione il Pgt, entrato in vigore nel maggio del 2017, vale a dire poche settimane prima del cambio della guardia al secondo piano del palazzo municipale, non sta funzionando come dovrebbe. Urgono quindi dei correttivi che consentano di aggiustare la rotta.

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