Attualità

Ornago, chiesta la scarcerazione di Villa. Le due donne morte per cause naturali?

Sui corpi non sono state trovate ferite compatibili con la morte, mentre il sangue nell'appartamento deriverebbe da un taglio ulceroso causato dal diabete di cui soffriva Marinella

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Un caso decisamente complicato quello di Ornago, i cui contorni si fanno più surreali di ora in ora, sebbene anche più nitidi. Dai primissimi accertamenti derivanti dall’autopsia sui corpi delle due donne, è stata infatti ventilata l’ipotesi che mamma e figlia possano essere morte per cause naturali.

Sui corpi di Amalia Villa, 85anni, e della figlia Marinella Ronco che di anni ne aveva 52, infatti, non sarebbero state rinvenute ferite che possano averne determinato il decesso. Si tratta comunque delle primissime rilevanze, anche perché, come spiegano gli inquirenti, mancano ancora diversi risultati derivanti dalle autopsie e dai rilievi effettuati dai medici del RIS nell’appartamento. Se questi andranno a confermare le prime ipotesi, dovranno poi essere chiarite una serie di cose. Partendo dall’ipotetica data della morte.

I corpi di Amalia e Marinella sono stati trovati il 10 febbraio riversi sul pavimento della camera da letto; lo stato di decomposizione in cui si trovavano ha fatto subito immaginare che il decesso potesse risalire a diversi giorni prima, settimane forse, ma la data precisa non sarà così facile da identificare. Sembra comunque che le due possano essere morte in momenti differenti: l’anziana mamma potrebbe essere deceduta a causa dell’età, mentre la figlia pare soffrisse di diverse patologie, tra cui il diabete.

E sarebbe proprio il diabete la causa dell’abbondante presenza di sangue trovato nell’abitazione: questo sarebbe da attribuire a una ferita ulcerosa causata dal diabete. 

Nel frattempo, la Procura di Monza ha chiesto la scarcerazione di Paolo Villa, 75 anni, arrestato il 10 febbraio scorso perché sospettato di aver ucciso proprio la sorella e la nipote. La richiesta è stata inviata al Gip di Monza dal pm Emma Gambardella, come confermato dal Procuratore della Repubblica di Monza Luisa Zanetti, alla luce dei risultati parziali dell’autopsia sui corpi delle due donne, dei carabinieri dei Ris e delle indagini dei militari dj Vimercate, che propenderebbero per una duplice morte naturale.

Pezzo scritto da Eleonora D’Errico e Valentina Rigano

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