Varedo, parte il progetto “Bar Cardioprotetto”: la salute a portata di locale

L'iniziativa è nata affinchè la presenza di un defribillatore all’interno dei bar diventi un impegno concreto.

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Save the date. Lunedì 5 febbraio alle ore 14.30, si terrà il lancio ufficiale del progetto “Bar Cardioprotetto”.

L’iniziativa, ideata dalla società di consulenza Four, come derivazione del progetto “Sicurezza a tavola” e dedicato ai bar di tutta Italia, è lanciata in partnership con Ristopiù Lombardia, azienda che commercializza prodotti Food&Beverage per il canale HoReCa. L’evento si terrà infatti presso la sede dell’azienda, a Varedo, in Via Monte Tre Croci 5.

I lavori saranno aperti da Elena Ronzoni, responsabile Pubbliche Relazioni di Ristopiù Lombardia; seguiranno gli interventi di Gianluigi Bonanomi (cofondatore e responsabile della comunicazione di Four) che presenterà il progetto “Bar Cardioprotetto”. Sarà poi la volta di Mirko Damasco (Ceo di Four) che terrà un corso per tutti i baristi sui seguenti temi: manovre di disostruzione, uso del defibrillatore, sicurezza a tavola.

Salvare la vita è possibile, anche al bar

Per quale motivo i bar dovrebbero diventare “cardioprotetti”? Spiega Giuseppe Arditi, Presidente di Ristopiù Lombardia: “Stiamo parlando di 150 mila locali, in tutta Italia, in cui ogni giorno le persone – bambini e anziani compresi – si recano per bere e mangiare. Persone che potrebbero non sentirsi bene, per le quali potrebbero essere necessari interventi repentini. Molti sono a conoscenza del problema, pochi sono quelli che si pongono in posizione proattiva. Noi desideriamo essere tra questi e promuovere, insieme a Four, un corretto atteggiamento, in modo che gli imprenditori possano dotare il proprio locale dei giusti strumenti”.

Come verrà precisato in occasione dell’incontro, la presenza di un defribillatore all’interno dei bar è essenziale per salvare – letteralmente – delle vite; è inoltre garanzia di sicurezza non solo per i tanti avventori, ma anche per tutte le persone che abitualmente lavorano e vivono attorno al luogo nel quale lo strumento (di facile utilizzo) è presente. Vi sono, precisa poi Mirko Damasco, anche vantaggi e benefici per gli imprenditori dei bar: “Chi si dota di un defribillatore può ottenere uno sconto sul premio INAIL (anche del 28%!), se in regola con la formazione sulla sicurezza sul lavoro, nel caso di bar di grandi dimensioni. Inoltre, Il super ammortamento, introdotto con Legge di Stabilità 2016, e riconfermato, consente alle aziende di ammortizzare il cespite (solo beni materiali strumentali nuovi) al 130% del suo valore anziché al 100%. Defribillatore nuovo compreso”.

Il defribillatore nei bar non deve essere più un optional, ma un impegno concreto: la posta in gioco è altissima, come confermano i numeri precisati sempre da Damasco: “La presenza di un defibrillatore unita a personale addestrato alle manovre di rianimazione può portare la sopravvivenza in caso di arresto cardiaco fino al 75%”.

 

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