Brianza per il Cuore al Primo Levi di Seregno: le testimonianze #video

Grandissimo successo per l'iniziativa di Brianza per il Cuore Onlus e Avis Seregno: più di 80 elettrocardiogrammi in una sola mattinata.

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Grandissimo successo per l’iniziativa di Brianza per il Cuore Onlus e Avis Seregno: più di 80 elettrocardiogrammi in una sola mattinata. Ad essere esaminati sono i ragazzi dell’Istituto Primo Levi di Seregno. La scelta è ricaduta proprio sulla scuola che nel 2007 e 2008, grazie al coraggio del professor Merendi ed al corso BLSD, ha salvato due ragazzi in arresto cardiaco.

Dopo un momento di spiegazione in cui Brianza per il Cuore ed Avis hanno illustrato le attività, ogni ragazzo è stato sottoposto ad elettrocardiogramma da Luisella e Carmen, due infermiere dell’Ospedale San Gerardo di Monza e volontarie della onlus brianzola. “Molto bello l’incontro con i ragazzi, mi è piaciuto parlare con loro e conoscerne sogni e paure”, ha spiegato Luisella.

Molto entusiasmo anche per la preside, Rita Troiani, che ha fortemente voluto l’incontro. “Credo che poter fare l’elettrocardiogramma a scuola sia un’ottima opportunità per i ragazzi di intraprendere un’attività sportiva, per la quale è necessario l’esame. Abbiamo capito l’importanza della prevenzione con i due episodi che hanno visto protagonista il prof. Merendi “, ha spiegato il dirigente scolastico.

“Ricordo che dopo il primo caso di arresto cardiaco nella scuola ho pensato che non potesse più accadere. Dopo meno di un anno, invece, l’episodio si è riproposto e, ancora una volta, grazie al mio intervento ed all’immediatezza dell’ambulanza abbiamo salvato il ragazzo. La cosa più emozionante è aver rivisto questi ragazzi dopo essersi ripresi, come rifioriti, grandi e forti”, ha spiegato il professor Merendi visibilmente commosso (nel video sopra).

Anche gli studenti si sono detti soddisfatti dell’occasione fornita da Brianza per il Cuore ed Avis. “Chi non ha intenzione di fare sport difficilmente farà un elettrocardiogramma. Ecco perchè è stato importante poterlo fare a scuola”, ha commentato Veronica, una studentessa di quinta (nel video).

 

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