Attualità

Espulsa dall’Italia rientra con documenti falsi

Era già stata allontanata dall'Italia, ma una lucciola albanese è tornata a "lavorare" sulle strade monzesi. Sabato ha esibito documenti falsi alla polizia. E' stata arrestata.

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​Era stata allontanata dall’Italia quattro anni fa, ma aveva ignorato il provvedimento ed era tornata indietro. Così una lucciola albanese di trentadue anni è finita in manette.

Sabato sera, durante un servizio antiprostituzione, gli agenti del Commissariato di Monza hanno chiesto i documenti ad una giovane prostituta ferma nei pressi dell’autolavaggio in via Salvadori, angolo Viale delle Industrie. La donna ha esibito un passaporto ma gli agenti non hanno creduto  si trattasse di un documento autentico. La giovane è stata così portata in commissariato e identificata. A suo carico sono emersi due alias, uno dei quali collegato ad un divieto di reingresso nel territorio nazionale per espulsione eseguita nel 2012. La stessa giovane era infatti stata espulsa con provvedimento della Prefettura di Monza e Brianza nel 2012, e nel 2013 aveva già tentato di rientrare in Italia attraverso lo scalo di Malpensa, con un volo proveniente dal Kosovo.

Arrestata in flagranza per violazione concernente la normativa sugli stranieri che impone il divieto di reingresso nel territorio nazionale a seguito di espulsione eseguita con allontanamento, la donna sarà processata stamane per direttissima. Il documento falso è stato sequestrato e mandato ad analizzare per cercare di scoprirne la provenienza.

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