Attualità

“Strage” di presepi a Barlassina, Ceriano Laghetto, Meda e Seveso

Dopo le polemiche sulla necessità (o meno) di allestire il presepe in rispetto alle tradizioni, oggi i comuni denunciano atti vandalici: sono già 4 le Natività rovinate nelle piazze della nostra provincia.

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Non c’è pace nel presepe, figuriamoci tra gli uomini di buona volontà. Dopo un avvento alimentato dalle polemiche (presepe sì, presepe no, presepe a tutti i costi in nome della tradizione) sono arrivati anche i vandali. In Brianza, almeno: succede a Barlassina, Ceriano Laghetto, Meda e Seveso.

Il primissimo presepe ad essere stato danneggiato è stato quello di piazza Cavour a Meda: allestito dagli artigiani del Cantun a inizio dicembre, è durato appena un giorno. L’orgoglio e la testardaggine dei “legnamée” medesi, però, hanno avuto l’ultima parola: una nuova Natività è ricomparsa in un angolo della piazza, giusto in tempo per le feste.

Il nuovo presepe realizzato dagli artigiani medesi in piazza Cavour

Il nuovo presepe realizzato dagli artigiani medesi in piazza Cavour

Non è andata meglio all’anticonvenzionale presepe di Ceriano Laghetto, colpito proprio la notte della Vigilia. Furioso e indignato il sindaco Dante Cattaneo, che qualche giorno più tardi ha annunciato su Facebook: «Una ladra ha pensato bene di rubare l’orso protagonista dell’originale presepe realizzato in centro paese dall’Asd Pescatori e particolarmente apprezzato soprattutto dai più piccoli. Accertamenti sono in corso, abbiamo le immagini registrate che riprendono l’atto ignobile messo in atto dalla “signora”. Ti troveremo! Non tanto per il valore dell’orso in sé, ma per l’offesa che hai mosso contro l’intera comunità».

Il presepe dell'Asd Pescatori a Ceriano derubato di un orso

Il presepe dell’Asd Pescatori a Ceriano derubato di un orso

A Santo Stefano è invece stato il turno del presepe di Barlassina, allestito come ogni anno in piazza Cavour, tra la chiesa e il municipio: le statue della Sacra Famiglia sono state trovate danneggiate nella mattinata del 26 dicembre. «Qualche maleducato ha cercato di rovinare il Natale rompendo le statue del presepe – ha commentato Stefano Macario, presidente della Pro Loco, responsabile dell’organizzazione della Natività -. Non ci è riuscito, per questa sera saranno tornare al loro posto». Le statue infatti sono state prontamente ricomposte, sistemate al sicuro dietro una grata. Una triste replica di quanto accaduto l’anno scorso, quando altri sconosciuti teppisti avevano, forse incidentalmente, dato fuoco alla statua del Gesù bambino. «Questo gesto offende un simbolo caro a tutti e danneggia il patrimonio e il lavoro degli amici della Pro Loco, che con tanto impegno ogni anno allestiscono la capanna – ha dichiarato il sindaco Piermario Galli -. L’Amministrazione sarà al loro fianco nell’individuazione dei responsabili e li sosterrà qualsiasi azione vorranno intraprendere per fare in modo che il danno arrecato all’intera comunità venga risarcito».

Le statue danneggiate a Barlassina e messe dietro una grata

Le statue danneggiate a Barlassina e messe dietro una grata

Ancora peggio è andata alla statua di Gesù bambino a Seveso: rotta e “decapitata” nella notte tra il 29 e il 30 dicembre. Tanto che la capanna di piazza Confalonieri è rimasta orfana del protagonista. «Tale atto insulta un simbolo caro a tutti, segno di pace e speranza, e offende la comunità sevesina – sostiene l’assessore Andrea Formenti -. L’intenzione dell’amministrazione è quella di sostituire il bambin Gesù vandalizzato, che purtroppo non è possibile riparare».

Il presepe di Seveso, senza Gesù bambino

Il presepe di Seveso, senza Gesù bambino

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