Attualità

Arma, storia e arte, presente e futuro nel calendario 2016 dei Carabinieri

Momenti di vita quotidiana su cui vegliano due carabinieri, opere d’arte rivisitate nelle quali compare una divisa, dando all’opera stessa un significato diverso

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Momenti di vita quotidiana su cui vegliano due carabinieri, opere d’arte rivisitate nelle quali compare una divisa, dando all’opera stessa un significato diverso.

Questo è il cuore del calendario dell’Arma dei carabinieri 2016, presentato la scorsa settimana prima a Roma e poi a Milano e Monza. Unacalendario arma 2016 tradizione centenaria per la storia di un corpo che nacque per rappresentare un élite d’eccellenza.

“Per noi è un simbolo, uno strumento di coesione etica e morale – ha dichiarato il colonnello Rodolfo Santovito, neo comandante del Gruppo Carabinieri di Monza – anche regalarlo ha un preciso valore. Quest’anno poi, in concomitanza della presentazione, un carabiniere del gruppo ha ricevuto un encomio per essere intervenuto su una rapina mentre era fuori servizio, motivo per noi di grande orgoglio”.

Tradotto in varie lingue straniere, una tiratura di circa un milione e duecentomila copie, il calendario storico dell’Arma 2016 è stato presentato martedì scorso in anteprima a Roma, alla presenza del Ministro della Difesa Roberta Pinotti e del Comandante Generale dell’Arma Tullio del Sette. Il tema scelto per il prossimo anno è “i carabinieri nell’arte”.

Dodici tavole che riprendono opere dei grandi maestri quali Van Gogh, Modigliani, Monet, Magritte, e Boccioni, rivisitati grazie alla supervisione artistica di Silvia di Paolo, hanno trovato spazio al loro interno per la figura del carabiniere. La copertina futuristica a voler significare che la fiamma dei carabinieri non smetterà mai di bruciare, il calendario ospita un’introduzione firmata da Ferruccio De Bortoli e Philippe Luis Daverio. Tra un mese e l’altro, tra un dipinto di Henri de Toulouse Lautrec e una rivisitazione di Giovanni Boldini, si arriva a “Il postino Joseph Roulin” di Van Gogh, a cui la rivisitazione assegna la divisa da maresciallo. E poi Rousseau, Monet, Boccioni e Balla. A chiudere l’anno è Magritte.

 

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